E sulla riforma fiscale: "Non contiene alcuna misura a favore del ceto medio. Promuoveremo proposte anche a favore di queste categorie della nostra popolazione"
Il commento del Centro sulle votazioni odierne
L’esito di questa domenica di votazione è stato parzialmente positivo per il Centro. In particolare si esprime soddisfazione dell’accoglimento in Ticino dell’iniziativa popolare promossa dal nostro partito e denominata “Per un freno ai costi” nel settore sanitario, nonostante praticamente tutte le forze politiche, il governo e le lobby della sanità l’avversassero.
Purtroppo a livello federale ha prevalso in modo importante il sentimento di paura e di insicurezza generato dai contrari, in particolare dalle potenti lobby legate al settore sanitario, che hanno investito nella campagna oltre 3 milioni di franchi. Il risultato dell’iniziativa non può comunque essere interpretato come un disinteresse del popolo svizzero verso i costi del sistema sanitario. La politica federale dovrà ora vigilare sull’applicazione del controprogetto indiretto adottato dalle Camere in parziale risposta all’iniziativa del Centro.
Il Centro sarà nuovamente attivo su questo fronte, formulando proposte che sappiano raccogliere un maggiore consenso. È evidente a tutti che il continuo aumento dei costi sanitari, e la relativa esplosione dei premi di cassa malati, non sono più sostenibili e rischiano di minare in profondità la coesione sociale del nostro Paese.
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Per quanto riguarda i temi cantonali, il Centro apprende con soddisfazione che il popolo ticinese (50,5% di favorevoli) intende sostenere le pensioni degli impiegati pubblici ticinesi con una soluzione basata sul principio della simmetria dei sacrifici tra datore di lavoro e dipendenti. Si tratta di un tema apertamente sostenuto dal Centro motivato da vari argomenti e, non da ultimo, con il fine ultimo per sostenere il potere d’acquisto di ticinesi che sono a grandissima maggioranza residenti in Ticino.
Sull’acquisto dello stabile EFG il partito si era espresso in commissione della Gestione e a più riprese sulla stampa sulle priorità in questo momento di ristrettezze finanziarie; l’esito popolare è chiaro (59,47% di contrari) e di questo bisognerà tenerne conto. Sul voto dei ticinesi ha probabilmente pesato una visione della Giustizia limitata all’aspetto immobiliare, senza alcuna riflessione degna di questo nome sugli aspetti organizzativi e delle risorse umane, tanto è vero che la tanto decantata riforma “Giustizia 2018” è ancora al palo, nonostante siano trascorsi oltre 10 anni dai primi roboanti annunci.
Il Centro è disponibile a entrare in materia dei necessari miglioramenti logistici ma chiederà che i soldi risparmiati con il mancato acquisto e ristrutturazione dello stabile EFG siano almeno in parte destinati al potenziamento delle autorità giudiziarie, in particolare quelle che da tempo segnalano una sotto-dotazione degli effettivi, con conseguenze negative per il funzionamento della giustizia in Ticino.
Sulla riforma fiscale il Centro prende atto che la popolazione ticinese ha accolto le proposte di modifica in discussione. La campagna di voto è stata incentrata sulla necessità di non aumentare le imposte alla popolazione a 2 Partito il Centro 6500 Bellinzona Segretaria cantonale Federica Galfetti seguito dell’aumento del 3% del coefficiente cantonale. Il voto ha quindi soprattutto segnalato la necessità di tutelare il potere d’acquisto dei ticinesi. Il Centro vigilerà quindi affinché in sede di Preventivo non siano adottate misure che compromettano questa volontà. Inoltre, dato che la riforma fiscale non contiene praticamente alcuna misura a favore del ceto medio, nelle prossime settimane il Centro promuoverà delle proposte fiscali anche a favore di queste categorie della nostra popolazione.