Dal prossimo anno in Gran Bretagna cambia il regime fiscale e la Città punta a far trasferire nuovi globalisti. Chiesa: "Strategia su più livelli"
LUGANO - Il Municipio di Lugano va a caccia di super ricchi a Londra. Merito del governo britannico che ha deciso di abolire - dal 6 aprile 2025 - lo status di residente non domiciliato, che consente di vivere nel Regno Unito ma avere la residenza fiscale in altri Paesi per quanto riguarda i guadagni conseguiti oltre i confini nazionali. L'obbiettivo, sulla carta è semplice, portare nuovi globalisti a vivere in Città, con conseguenti benefici per le casse comunali. Ne dà notizia stamane il Corriere del Ticino.
Lugano ha dato mandato a Samuele Vorpe e Francesca Amaddeo del Centro di competenze tributarie e giuridiche della SUPSI di approfondire la faccenda ma, come spiega il capo dicastero delle finanze Marco Chiesa, la strategia di "caccia" si articola su più livelli.
"Il primo aspetto su cui investiremo - spiega Chiesa al CdT -è la comunicazione, creando delle piattaforme informative ad hoc per presentarci ai globalisti residenti in Gran Bretagna. Inoltre, intendiamo attivarci immediatamente anche ‘sul terreno’ organizzando incontri con attori istituzionali e finanziari attivi oltre Manica".
"I residenti non domiciliati in Gran Bretagna sono circa 45 mila – prosegue Chiesa – e non sappiamo quali scelte faranno, ma è un’iniziativa che dobbiamo e vogliamo intraprendere. Anche perché altri Paesi, come l’Italia, sono estremamente attivi e competitivi su questo fronte. L’idea di fondo è quella di promuovere il valore aggiunto del nostro Paese, e in particolare quello che può offrire Lugano, al fine di attrarre una cerchia di contribuenti che costituisca un fattore di crescita economica reale per il territorio".
"Vogliamo che questi contribuenti - conclude Chiesa - s’innamorino come noi di Lugano e che la città, per loro, diventi un luogo di vita, per quello che ha da offrire in termini di sicurezza, servizi, paesaggio e qualità di vita. Gli atout di Lugano sono straordinari ma la valorizzazione dell’aeroporto di Agno è un tassello fondamentale".