I due presidenti firmano un'interrogazione congiunta e chiedono al Governo una presa di posizione sul tema
di Alessandro Speziali e Fiorenzo Dadò *
Venerdì 6 settembre 2024 il Corriere del Ticino ha ospitato un’intervista al Consigliere di Stato Claudio Zali, i cui contenuti non ci trovano per nulla d’accordo e non possono lasciarci silenti. Esse sono in netto contrasto con gli intendimenti della politica regionale federale e cantonale come pure delle molte associazioni presenti sul territorio proprio con l’obiettivo di promuoverlo – stimolando il rilancio demografico. In particolare, a seguito delle alluvioni che hanno drammaticamente segnato la Media e l’Alta Vallemaggia, il direttore del Dipartimento del Territorio ha affermato di intravvedere “un’ineluttabilità di determinate dinamiche che colpiscono le regioni periferiche”: ossia che la decrescita demografica delle Valli sia irreversibile e, soprattutto, che il loro destino sia segnato.
Si tratta di una sorta di fatalismo politico che ci preoccupa, vista soprattutto la ricca eterogeneità del nostro Cantone. Non possiamo dunque condividere in alcun modo visioni per cui le periferie ticinesi attendano ormai un destino segnato, che porterà al loro inesorabile abbandono. Ciò determinerebbe tra l’altro conseguenze negative per tutto il Ticino, anche in termini economici e turistici. Per questi motivi deploriamo qualsiasi azione politica improntata a un disimpegno e al disfattismo; serve, invece, attivarsi per invertire lo spopolamento delle zone più discoste e ad individuare nuove opportunità socio-economiche per queste regioni che meritano dignità e attenzione politica.
Il tema, naturalmente, non è di semplice soluzione e non privo di ostacoli; ma è dovere di ogni gremio politico, a maggior ragione del Consiglio di Stato, impegnarsi a fondo anche per queste zone del Canton Ticino. Quanto letto nell’intervista citata è invece in netto contrasto con le parole espresse dal presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta durante i festeggiamenti del Primo di agosto con la comunità valmaggese, come pure dei Consiglieri federali Rösti, Amherd e Cassis.
In considerazione con quanto espresso, con la necessità che non vi sia nessun dubbio e fraintendimento nei confronti delle Valli ticinesi, chiediamo al Consiglio di Stato:
1) Condivide in toto le considerazioni espresse dal Direttore del Dipartimento del Territorio sul destino delle zone periferiche e se quindi intende nel prossimo futuro procedere con un graduale disimpegno?
2) In caso contrario, con quale strategia si intende agire per un sostegno concreto alle comunità, ai Municipi, ai Patriziati e ai vari enti coinvolti?
* Presidenti PLR e Il Centro