POLITICA E POTERE
Preventivo 2025, bordate da sinistra. PS e MPS contro i tagli dei sussidi di cassa malati
Secondo il movimento coordinato da Giuseppe Sergi, il Ticino ha “un debito sopportabilissimo e una situazione finanziaria di alta qualità”
TiPress/Samuel Golay

BELLINZONA – Le prime critiche al preventivo 2025 presentato oggi dal Governo (LEGGI QUI) arrivano dal Partito socialista e dal Movimento per il socialismo. “Il preventivo 2025 prevede una riduzione di circa 10 milioni ai sussidi di cassa malati, una misura che colpirà 2’700 persone del ceto medio con figli. Questa decisione appare incomprensibile, specialmente in un momento in cui i premi di cassa malati continuano a crescere anno dopo anno. Proprio in questi giorni verranno annunciati i premi per il 2025, che si prevede aumenteranno marcatamente, in particolare nel Canton Ticino. Questo rende il taglio proposto ancora più difficile da giustificare.

Per quanto riguarda i salari dei dipendenti pubblici, il preventivo propone unicamente un rincaro parziale, che riteniamo insufficiente. Negli ultimi anni, il potere d'acquisto è sotto forte pressione, e l'aumento limitato proposto, che esclude inoltre gran parte dei lavoratori del settore parapubblico, non risponde alle reali necessità. Questa decisione, unita al mancato adeguamento salariale dell'anno scorso, aggrava, secondo noi, ulteriormente la situazione per molti lavoratori e lavoratrici”.

Siamo inoltre molto preoccupati, scrive il PS, “per i tagli previsti nel settore della migrazione, dell’istruzione e del sociosanitario. Il mancato aumento dei contributi, a fronte di bisogni sociali in continua crescita, rischia di mettere ulteriormente in difficoltà le persone più vulnerabili della nostra comunità, in particolare colpendo centri di accoglienza dei rifugiati, case per anziani, centri per disabili e strutture per minorenni. Non meno allarmante è la continuazione dei tagli lineari imposti lo scorso anno nei settori sociosanitario e scolastico, aggravata dalla decisione, presa dal centrodestra nel febbraio 2024, di non sostituire il 20% del personale docente in uscita”.

Purtroppo, conclude la nota dei socialisti, “l’indicazione scaturita ieri dalla Commissione Gestione di mettere in dubbio le entrate messe a preventivo derivanti dalla tassa di collegamento e dall’adeguamento della progressione a freddo, oltre a sconfessare i propri Consiglieri di Stato e a peggiorare notevolmente lo stato delle finanze, rendono ancora più difficile la ricerca di un tale dialogo”.

La nota dell'MPS 

Al di là delle cifre, scrive da parte sua l’MPS, “l’orientamento di fondo è quello contenuto nel Preventivo 2024. In particolare, viene ribadito l’attacco ai salari del personale pubblico e parapubblico, la diminuzione del numero di persone al beneficio dei sussidi di cassa malati (attraverso un contenimento dell’aumento dei sussidi), la riconferma dei tagli – ripresi dal preventivo 2024 – nel settore sociale (in particolare nei settori delle case per anziani, dei servizi di assistenza a domicilio di interesse pubblico, delle strutture per disabili adulti e minorenni e delle strutture di protezione per minorenni), una serie di peggioramenti nella scuola.

Vi sono quindi ampie ragioni affinché l’MPS, come era già stato il caso per il Preventivo 2024, si opponga anche al Preventivo 2025”.

Secondo il movimento coordinato da Giuseppe Sergi, il Ticino ha “un debito sopportabilissimo e una situazione finanziaria di alta qualità”. In quanto “il debito ci costa un terzo (in interessi passivi) di quanto renda il patrimonio del Cantone (costruito, come detto, con il ricorso al debito). Parlare di “insopportabilità” è semplicemente ridicolo”.

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