POLITICA E POTERE
Centri per asilanti, la Lega attacca il DSS: “Modus operandi inaccettabile”
Boris Bignasca interroga il Consiglio di Stato sulle strutture inaugurate recentemente a Rovio, Bombinasco e Bellinzona: “Decisioni imposte dall’alto, spreco di risorse, mancanza di trasparenza e di rispetto verso gli enti locali”
TiPress / Pablo Gianinazzi

BELLINZONA - Nuovo affondo della Lega dei Ticinesi contro la gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo da parte del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS). Il deputato Boris Bignasca, a nome del gruppo parlamentare, ha presentato un’interrogazione al Consiglio di Stato, denunciando la mancata comunicazione preventiva ai Comuni e alla popolazione sull’apertura di nuovi centri di accoglienza.

Secondo il deputato leghista, le strutture inaugurate recentemente a Rovio, Bombinasco e Bellinzona sarebbero state imposte senza alcun coinvolgimento delle autorità locali e dei cittadini, causando disagi e problemi organizzativi. Bignasca critica aspramente quello che definisce un “modus operandi inaccettabile”, accusando il DSS di scarsa trasparenza e mancato rispetto verso gli enti locali.

Nell’interrogazione parlamentare, il gruppo della Lega evidenzia tre principali criticità legate alla gestione dell’accoglienza:

- Pressione sulle scuole e sui servizi pubblici: L’arrivo di minori non accompagnati nei centri di accoglienza crea squilibri negli istituti scolastici locali, che devono affrontare nuove iscrizioni senza risorse aggiuntive né un piano chiaro di integrazione.

- Dispersione inefficiente e costosa: Secondo la Lega, il DSS continua a sparpagliare i richiedenti l’asilo in piccole strutture invece di concentrarli in centri più organizzati, con un aggravio di costi di gestione e sicurezza.

- Finanziamenti alla Croce Rossa e al parastato: Bignasca solleva dubbi sulla destinazione dei fondi pubblici, accusando il DSS di gonfiare il sistema del parastato a spese dei contribuenti, attraverso convenzioni con enti che si definiscono “non profit” ma che, nei fatti, ricevono ingenti somme per gestire l’accoglienza.

Alla luce di queste problematiche, il deputato leghista incalza il Governo con una serie di domande:

- Perché i Comuni e la popolazione non vengono informati prima dell’apertura dei centri?
- Quali misure vengono adottate per limitare l’impatto sulle scuole e sui servizi pubblici?
- Per quale motivo il DSS sceglie la dispersione dei richiedenti invece di una gestione centralizzata più efficiente?
- A quanto ammontano i fondi destinati alla Croce Rossa per questi centri e quali controlli vengono effettuati sulla loro gestione?
- Sono state valutate alternative più sostenibili per ridurre il peso finanziario sui contribuenti?

In attesa della risposta del Consiglio di Stato, la Lega ribadisce la necessità di una gestione più trasparente e responsabile dell’accoglienza. Per Bignasca, è fondamentale rispettare il ruolo delle comunità locali, evitando decisioni calate dall’alto e garantendo un uso più oculato delle risorse pubbliche. Il dibattito sulla gestione dei richiedenti l’asilo resta quindi aperto e si preannuncia acceso nelle prossime settimane, con il DSS chiamato a fornire risposte concrete alle critiche sollevate.

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