Emerge da un sondaggio pubblicato oggi: il 79% degli intervistati è favorevole a un drastico cambiamento dell'assicurazione malattia
BERNA – L’assicurazione malattia va riformata. Su questo non ci sono dubbi. In vista della nuova stangata sui premi del prossimo anno, quasi il 90% dei partecipanti a un sondaggio condotto dalla società Demoscope su mandato del portale Watson, ritiene che così non si possa andare avanti. E ben il 79% degli intervistati ritiene sia giunto il momento di creare una cassa malati unica. La maggioranza (77%) pensa invece che vada mantenuto l’obbligo per tutti i residenti in Svizzera di stipulare un’assicurazione malattia.
Lo studio, basato su un campione di oltre 9'000 persone (ma il Ticino non è stato considerato) analizza anche le risposte in base alla collocazione partitica degli intervistati. Per quanto riguarda, per esempio, l’ipotesi di abolire l'obbligatorietà della cassa malati, i partecipanti vicini all'Udc si sono dichiarati favorevoli nella misura del 44%.
Interessante è anche l’analisi relativa alla cassa malati unica, una cassa che garantisca a tutti gli assicurati prestazioni di base allo stesso prezzo, sostenuta come detto dal 79% degli intervistati. Coloro che si identificano con il Partito liberale radicale hanno espresso il maggior numero di risposte contrarie (41%), seguiti dai Verdi liberali (23%) e dai simpatizzanti del Centro (21%).
L'idea di introdurre i premi di cassa malati proporzionati al reddito è condivisa infine dal 63% delle persone intervistate, mentre quella di introdurre un tetto massimo pari al 10% del reddito generato da un'economia domestica ha raccolto il 69% di voti a favore. Insomma, che in vista dell’ennesimo salasso che verrà annunciato nelle prossime settimane, la maggioranza degli svizzeri ritiene che a questo punto occorrano soluzioni radicali.