In studio i deputati Natalia Ferrara e Boris Bignasca, il giornalista Andrea Manna e l’avvocato Renzo Galfetti. Al telefono il giudice Mauro Ermani
LUGANO - Le polemiche e l’attenzione della politica, dei media e dell’opnione pubblica sulla bufera che ha travolto il Ministero pubblico continuano. Ieri il presidente della Commissione parlamentare Giustizia, Luca Pagani, ha parlato di “un brutto momento per la Giustizia ticinese”. E la Commissione, dopo aver deciso di ascoltare i 5 procuratori bocciati dal Consiglio della Magistratura (CM), presieduto dal giudice Werner Walser, ha chiesto di vedere gli atti che hanno portato alla bocciatura dei cinque magistrati. Atti che, lo ricordiamo, sono stati invece negati ai diretti interessati.
Intanto tiene banco il caso dei messaggi Whatsapp inviati del presidente del Tribunale penale, Mauro Ermani, al procuratore generale Andrea Pagani. Ieri l’MPS ha segnalato il giudice al Ministero pubblico chiedendo di valutare eventuali reati penali, e sempre ieri il Procuratore Pagani ha preso posizione sul caso dicendo in estrema sintesi: condivido nella sostanza i giudizi del CM sui 5 colleghi, ma non i toni usati.
Domenica il Mattino ha parlato di “circo della Giustizia”, paragonando Ermani e Pagani a pagliacci, mentre oggi il direttore della Regione Matteo Caratti li paragona a bambini dell’asilo che si scambiano sms…
Questa sera Matrioska, in onda su TeleTicino alle 19,30 torna sulla bufera. Ospiti della puntata, dal titolo Mistero Pubblico, i deputati Natalia Ferrara e Boris Bignasca, il giornalista Andrea Manna e l’avvocato Renzo Galfetti. Nel corso della trasmissione interverrà al telefono il presidente del Tribunale penale, Mauro Ermani.