ANALISI
Riflessioni a margine della tragedia di Isone. Ho visto anch'io morire un compagno d'armi. Era il 1981 e avevo 21 anni. Si chiamava Jean François
Rispettiamo il lutto, per favore. Rispettiamo il dolore di chi ha perso un figlio, un amico, un compagno
TiPress/Davide Agosta
Correlati

POLITICA E POTERE

Dramma di Isone, volano parole grosse. Cavalli parla di omicidio di stato, Marchesi lo attacca

15 LUGLIO 2020
POLITICA E POTERE

Dramma di Isone, volano parole grosse. Cavalli parla di omicidio di stato, Marchesi lo attacca

15 LUGLIO 2020
POLITICA E POTERE

"GISO, così no". Generazione Giovani PPD se la prende coi socialisti: "Strumentalizzato il dramma di Isone"

15 LUGLIO 2020
POLITICA E POTERE

"GISO, così no". Generazione Giovani PPD se la prende coi socialisti: "Strumentalizzato il dramma di Isone"

15 LUGLIO 2020
POLITICA E POTERE

La GISO all'attacco dell'esercito. "Anacronistico. La morte di Isone poteva essere evitata"

15 LUGLIO 2020
POLITICA E POTERE

La GISO all'attacco dell'esercito. "Anacronistico. La morte di Isone poteva essere evitata"

15 LUGLIO 2020
CRONACA

Tragedia a Isone: morta una recluta durante la marcia. Avviata un'inchiesta

14 LUGLIO 2020
CRONACA

Tragedia a Isone: morta una recluta durante la marcia. Avviata un'inchiesta

14 LUGLIO 2020

di Marco Bazzi

 

Ho visto anch’io morire un compagno d’armi durante la scuola reclute. Era il 1981. Avevo 21 anni, perché avevo rinviato il servizio militare per motivi di studio, e lui, probabilmente ne aveva qualcuno meno di me.

La tragedia non avvenne durante una “marcia forzata” della Scuola Granatieri, ma durante una banale esercitazione di posizione della Fanteria di montagna sul passo del Gottardo.

Quella mattina c’era una nebbia che non si vedeva a un metro, ma ci avevano mandati comunque fuori dal forte, con addosso la pellerina mimetica e il vecchio fucile d’assalto da nove chili a tracolla, dopo una settimana passata a dormire con l’acqua che ti pioveva in testa dalla roccia e ti sgocciolava nella gamella durante la cena.

 

Si chiamava Jean François, e se non ricordo male abitava a Gnosca, dove in una giornata di sole si svolse il funerale, a cui partecipò l’intera nostra compagnia. Con tanto di Inno Nazionale, vessilli, bandiera sulla bara e onore delle armi, come per le vittime di guerra. Ricordo ancora le lacrime sui volti dei suoi genitori. Ricordo quel cimitero, e quelle tombe circondate da alberi e aiuole.

Non eravamo in guerra, e lui, Jean François, morì cadendo in un dirupo a causa della nebbia. Avete presente com’è impervia e piena di insidie la zona sopra il passo? Piena di buche e di anfratti. Era lì che facevamo le esercitazioni di tiro con fucili, granate a mano e anticarro.

Qualche imbecille decise che anche con quel tempo infame si doveva andare a presidiare la montagna, invece di rimanere nel forte a fare un po’ di teoria o a riposare. Perché dovevamo addestrarci a far fronte a una potenziale invasione del nemico rosso.

Ne ho sentite e viste tante di cazzate del genere, durante la scuola reclute, fatte e pronunciate da persone apparentemente intelligenti e reputate, in realtà poveri sfigati esaltati di guerra - di guerra finta, ovviamente - che oggi sfogherebbero le loro frustrazioni bellicose giocando a Fortnite, e per i quali la carriera militare era semplicemente un modo per salire di grado in banca o in qualche altro settore dell’economia dove se non eri almeno capitano contavi come il due di picche. Era la famosa teoria della “conduzione”. Oggi non è più così, per fortuna.

Comunque, noi ragazzi, noi soldati semplici, non ci davamo tanto peso a quelle cose, ci fumavamo qualche canna alla sera per dimenticare le fatiche della giornata.

Ricordo lo smarrimento e la rabbia che ci prese quando ci dissero che Jean Françoise era morto. Ma erano altri tempi. Sicuramente ci fu un’inchiesta. Non so se ci furono sanzioni o condanne. Non c'erano i social, non c'erano i portali web... L'informazione era molto controllata.

La tragedia accaduta alla Scuola reclute dei Granatieri di Isone mi ha fatto tornare alla mente la triste storia di Jean François, morto a nemmeno vent'anni a causa di un'esercitazione che non si doveva fare. Anche in questo caso ci sarà un’inchiesta. Oggi la pressione dei media è molto più alta, c’è più trasparenza, e se qualcuno ha sbagliato, ammesso che qualcuno abbia sbagliato, verrà punito. Non so cosa sia successo esattamente a Isone. Ma quello che mi fa imbestialire è la strumentalizzazione che si sta facendo di questa tragedia. Il solito inutile scontro tra militaristi e antimilitaristi. Tra chi vorrebbe abolire l'esercito e chi, a mio avviso giustamente, lo ritiene necessario.

Rispettiamo il lutto, per favore. Rispettiamo il dolore di chi ha perso un figlio, un amico, un compagno.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Correlati

POLITICA E POTERE

Dramma di Isone, volano parole grosse. Cavalli parla di omicidio di stato, Marchesi lo attacca

15 LUGLIO 2020
POLITICA E POTERE

Dramma di Isone, volano parole grosse. Cavalli parla di omicidio di stato, Marchesi lo attacca

15 LUGLIO 2020
POLITICA E POTERE

"GISO, così no". Generazione Giovani PPD se la prende coi socialisti: "Strumentalizzato il dramma di Isone"

15 LUGLIO 2020
POLITICA E POTERE

"GISO, così no". Generazione Giovani PPD se la prende coi socialisti: "Strumentalizzato il dramma di Isone"

15 LUGLIO 2020
POLITICA E POTERE

La GISO all'attacco dell'esercito. "Anacronistico. La morte di Isone poteva essere evitata"

15 LUGLIO 2020
POLITICA E POTERE

La GISO all'attacco dell'esercito. "Anacronistico. La morte di Isone poteva essere evitata"

15 LUGLIO 2020
CRONACA

Tragedia a Isone: morta una recluta durante la marcia. Avviata un'inchiesta

14 LUGLIO 2020
CRONACA

Tragedia a Isone: morta una recluta durante la marcia. Avviata un'inchiesta

14 LUGLIO 2020
Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Tragedia nei Grigioni, crolla un igloo: morto un bimbo di sette anni

CRONACA

Mondo della musica in lutto: è morto Ennio Morricone, addio al grande compositore

CRONACA

Parla il padre della recluta morta a Isone: "Mio figlio è morto facendo quello che amava. E difenderò l'Esercito"

In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

Si riparte alla scoperta della magia dell’inverno sul Monte Generoso: sconti e novità per tutti

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Tutto pronto per l'inizio di Vini in Villa a Lugano

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Autodifesa ed empowerment: un corso di Krav Maga dedicato alle donne

19 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Ticinesi a Parigi”: Una Ville Lumière nostrana

14 NOVEMBRE 2024
VETRINA

Ecco i vincitori del "Premio BancaStato per la Sostenibilità Aziendale"

12 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il Governo stanco e i pensieri elettorali

18 NOVEMBRE 2024
LISCIO E MACCHIATO

SSR, Susanne Wille vuol tagliare mille posti. Pedrazzini: "Piano scioccante"

21 NOVEMBRE 2024
ENIGMA

La "democrazia" dei nuovi oligarchi. Dove vogliono portarci Musk e soci?

17 NOVEMBRE 2024