Il capogruppo in Consiglio Comunale dell'UDC a Lugano ci scrive dopo le parole di Jelmini e Borradori: "Concordo con Ambrosetti: il traffico in qualsiasi città va defluito e non congestionato"
di Tiziano Galeazzi*
Ho letto con molto interesse nientemeno che tre inverventi sul PVP nella distanza di poche ore.
Non son bastate dodici interpellanze e interrogazioni, due mozioni tra cui una elaborata (inviata qualche settimana fa quale primo firmatario,) una petizione con più di 7000 firme per leggere pubblicamente le intenzioni di parte del Municipio.
No, è bastato un articolo di Ambrosetti per avere, se non ufficialmente la posizione dell'Esecutivo, almeno quelle personali dell' On. Sindaco Borradori e quella del responsabile del Dicastero, On. Jelmini.
Lo scopo della mozione elaborata che chiedeva di modificare un incrocio fondamentale, verteva sul fatto che il PVP come concepito attualmente non funziona. Non aiuta la viabilità come dovrebbe. Anzi, a pensar male, sembra concepito per creare caos e traffico parassitario in centro città. Dietro questo diabolico piano sicuramente si nasconde un "disincentivo" a utilizzare l'auto per scendere in centro.
Non entro sugli effetti che il PVP attuale ha avuto sul commercio, lascio al cittadino decidere se la vita commerciale di Lugano ha subito o meno una desertificazione. Credo che girando in città tra i negozi (chiusi) la risposta è data.
Sebbene venga confrontata la mobilità di Lugano con altre città da parte del Sindaco, probabilmente non si tiene in considerazione che gli altri centri hanno bene o male risolto il deflusso con circonvallazioni (vedi Zurigo) o con altre arterie costruite tutte attorno alle città stesse.
Lugano purtroppo quale sbocchi a Sud ha solo due strade, la prima riguarda il lungolago e la seconda riguarda Via Zurigo, Besso-Stazione-Loreto e via fino all imbocco dell'autostrada. Oggi in piena estate, con le scuole chiuse, ci si mette tra i 30 minuti e 45 minuti (senza incidenti) per uscire a sud. Volutamente non parlo a nord della città perché la galleria Vedeggio-Cassarate, sembra che possa smaltire il traffico in modo discreto. Il problema sta tutt'attorno a Corso Elvezia-Corso Pestalozzi-Viale Cattaneo-pensilina-Via Pioda e tutte le stradine come via Bossi, prese d'assalto dagli automobilisti pur di uscire al più presto dalla città.
Come si potrebbe defluire il traffico ? Nella nostra mozione elaborata, senza essere degli esperti, abbiamo osato dare un'indicazione in modo pratico. Anche perchè vivendola di persona, abbiamo toccato il problema. Ora, da quanto letto, sembra che ci vorranno ancora studi e soldi per progettare delle soluzioni, quindi prendendo ancora più tempo, quando con due semafori e tre aperture di corsia, in via sperimentale, si potrebbe risolvere entro fine 2018.
Sulle polemiche di Ambrosetti non entro in merito, ma quanto da ui descritto, sono pensieri che circolano in centinaia di persone che frequentano il centro cittadino. Sul fatto d'aver letto di voler chiudere il lungolago, dilemma decennale (si ricordi il progetto di un tunnel sottomarino nel lago), dal mio personale punto di vista oggi come oggi sarebbe impossibile. A meno che non si faccia una circonvallazione tutta a Nord della città e si chiuda il centro cittadino al massimo a Molino Nuovo e in orizzontale da est a ovest.
Perchè ? Semplice, come immaginare una sola via di uscita a SUD (verso Paradiso) passando da Via Zurigo-Besso-stazione e Loreto? Avremmo le colonne fino in Valcolla! Come si può pensare a una città come Lugano con un solo sfogo a sud oggi ? Impossibile, così come immaginare tutto il carico veicolare nella galleria Vedeggio-Cassarate con conseguenze catastrofiche alla mega rotonda e imbocco autostradale a Manno.
Il discorso è lanciato e anche un po' logoarto. Ad ogni modo attendiamo i prossimi passi, le prossime battaglie e se sarà necessario anche il responso del Sovrano, cioè della popolazione.
*Capogruppo UDC in Consiglio Comunale a Lugano