Il consigliere comunale irrompe nella polemica lanciata da Franco Ambrosetti sulla viabilità a Lugano
di Rupen Nacaroglu *
Onorevole Sindaco,
Mi rifaccio alla sua dichiarazione odierna in merito al PVP e concordo con lei, bisogna superare il guado, andare avanti e puntare convinti verso la pedonalizzazione del centro cittadino. Tutti (o quasi) sono d’accordo con lei. Non si dimentichi però che la pedonalizzazione necessita di diverse misure di accompagnamento, in particolare è imprescindibile (1) potenziare il trasporto pubblico (più efficiente, capillare e a tutte le ore), (2) tutelare la mobilità lenta e, ovviamente, (3) trovare le alternative percorribili per il traffico veicolare.
Fino a qui siamo tutti (o quasi) d’accordo con lei. Però, scusi se mi permetto, onorevole Sindaco, adesso non è più questione di mettere tutti d’accordo, qui si tratta invece di trovare soluzioni concrete e metterle in pratica e mi sembra che lei dimentichi (da troppo tempo) che sta proprio all’esecutivo cittadino individuare le misure, proporle e implementarle.
Lei sa che ci sono diversi atti parlamentari che chiedono una rivalutazione della viabilità del comparto del centro, altri che propongono già soluzioni puntuali e altri ancora che chiedono quale sia l’idea dell’esecutivo in merito al lungolago. Tutti senza risposta. Tutti.
Converrà con me, onorevole Sindaco, che sta passando davvero troppo tempo e i cittadini e tutti i residenti della regione, i commercianti e in generale tutti gli utenti delle strade e dei trasporti pubblici sono stanchi se non esauriti. Muoversi è impossibile e ne risentono tutti. La città arranca e lei, ancora oggi sul portale web di liberatv, ci ribadisce che ha le idee in chiaro su cosa si deve fare per risolvere il problema della mobilità: ecco, allora, se ha davvero le idee in chiaro, potrebbe cortesemente illustrarcele per esteso, prima di tutto rispondendo agli atti succitati oppure, se lo preferisce, proponendo lei stesso, con l’Esecutivo, le misure che ci dice di avere in mente.
Da una parte mi sembra di capire che, a differenza di qualche anno fa, si ammetta l’esistenza del problema, dall’altra sembra però che ci si dimentichi che è proprio l’Esecutivo che è tenuto a risolvere il problema. E senza perdere altro tempo.
* consigliere comunale PLR