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02.07.2024 - 08:160
Aggiornamento: 09:14

Niccolò Salvioni: "Le nuove emergenze climatiche richiedono un ripensamento della cooperazione federale"

"I piccoli comuni alpini, siano essi ticinesi, grigionesi o vallesani, non possono far fronte da soli agli oneri determinati da eventi catastrofici che azzerano investimenti collettivi secolari"

Di Niccolò Salvioni *

Durante la conferenza stampa politica di domenica tenutasi presso il centro di pronto intervento di Locarno, non è stata menzionata la possibilità che i violenti nubifragi che hanno colpito – ora - l’alta Valle Maggia siano stati causati dai cambiamenti climatici determinati dall’aumento di CO2 nell’atmosfera.

Nonostante Locarno sia stata risparmiata dai danni e ora funzioni come base operativa di intervento, la portata del problema avrebbe richiesto una riflessione politica, anche timida, e una determinazione almeno federale. Questa mancanza di riconoscimento pubblico è sorprendente, soprattutto considerando gli impegni internazionali della Svizzera, assunti con la ratifica dei trattati di Kyoto e Parigi.

La Necessità di Intervento Federale

Il Consigliere federale Ignazio Cassis, giunto sul posto, ha sottolineato la competenza sussidiaria della Confederazione rispetto ai Cantoni e ai comuni. Questo implica che il Cantone Ticino e i comuni interessati dovranno affrontare principalmente i lavori pubblici determinati dalle intemperie. La Confederazione, secondo Cassis, sembra dunque non intravvedere un dovere di intervento federale diretto, neanche in situazioni di emergenza.

L'assenza di una presa di posizione adeguata dalla Confederazione, dopo la recente decisione di Strasburgo, mette in luce una ulteriore grave lacuna nella gestione delle emergenze climatiche. Gli esperti affermano che l'aumento delle temperature globali intensifica i fenomeni meteorologici estremi, inclusi nubifragi più violenti e frequenti. Secondo il Copernicus Climate Change Service, il 2024 ha già registrato temperature record, contribuendo a un'atmosfera più carica di umidità e generando piogge torrenziali più intense.

Una Strategia Politica per il Futuro?

Le recenti emergenze climatiche richiedono una nuova strategia di intervento pubblico federale e cantonale, possibilmente coordinata con gli stati vicini. I piccoli comuni alpini, siano essi ticinesi, grigionesi o vallesani, non possono far fronte da soli agli oneri determinati da eventi catastrofici che azzerano investimenti collettivi secolari. È necessaria una nuova concezione federale di collaborazione e cooperazione di protezione della popolazione, con il coinvolgimento delle forze militari e mezzi tecnici modulari di telecomunicazione in zone impervie per affrontare le emergenze. Considerando che queste emergenze diventeranno più frequenti e severe, l’arco Alpino e i suoi abitanti ne risulteranno particolarmente colpiti.

Le nuove emergenze climatiche richiedono un ripensamento della cooperazione federale, non solo per prevenire il riscaldamento climatico, ma anche per intervenire d’emergenza nei casi di nubifragi e ovviare ai loro inconvenienti. Tale collaborazione e coordinamento sono necessari anche nei rapporti internazionali: i nubifragi delle ultime settimane hanno portato sul Lago Maggiore enormi isole di tronchi e detriti galleggianti che ostacolano la navigazione e bloccano la fruibilità delle rive. Manca un concetto di gestione e i mezzi per fare fronte a riversamenti così cospicui nel lago, come una convenzione per la sua protezione sulla base della Convenzione ONU sui laghi internazionali di Helsinki.

La Svizzera deve strutturare riserve di materiale di emergenza e gestire tali risorse in modo economico e razionale per affrontare efficacemente gli eventi catastrofici, in modo da potere intervenire a sostegno dei cantoni e della popolazione colpiti. Solo attraverso una presenza concreta e una strategia ben pianificata si potrà garantire un futuro anche alle popolazioni alpine e mantenere la coerenza con gli impegni internazionali assunti.

Conclusione

Il cambiamento climatico non può più essere ignorato nella gestione delle emergenze naturali. È fondamentale che la politica federale svizzera prenda coscienza della situazione e adatti i metodi di assistenza, aiuto di emergenza e sostegno all’infrastruttura d’interesse pubblico e alla popolazione, facendo ricorso ai servizi di protezione civile o militari federali, con coordinazione internazionale di taluni aspetti, volti ad affrontare efficacemente le conseguenze sempre più gravi del riscaldamento globale.

* avvocato

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