"Probabilmente le persone che lanciano questa iniziativa lo fanno per sfiducia nei confronti dei consiglieri di Stato De Rosa, Gobbi, Vitta e Zali, che hanno eletto e contribuito a far eleggere solamente un anno e mezzo fa..."
di Raoul Ghisletta *
L’iniziativa popolare "Stop all'aumento dei dipendenti cantonali" chiede una riduzione del 10% degli impiegati del Cantone rispetto alla situazione attuale: va precisato che essa esclude dal taglio i docenti ed il personale curante dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale. Quindi vuol dire che l’iniziativa intende decimare i poliziotti cantonali, gli assistenti sociali che si occupano di minorenni, gli agenti di custodia del carcere, gli operai che si occupano di strade e manutenzione di immobili, il personale che lavora nel settore della cultura, gli impiegati che decidono i sussidi cassa malati e fanno i pagamenti, i giuristi dei tribunali, i tecnici che rilasciano i permessi di costruzione, gli ingegneri che progettano strade e tram, ecc. ecc.
La tempestività e la qualità del servizio pubblico non penso che miglioreranno per la popolazione, quando avrà bisogno di un servizio. Di sicuro gli iniziativisti non si mettono nei panni delle cittadine e dei cittadini, che hanno bisogno di un servizio pubblico di qualità che li sostenga in modo rapido. Poi, mi sembra che il comitato di iniziativa sia formato da gente della destra tosta (neoliberista?).
Probabilmente le persone che lanciano questa iniziativa lo fanno per sfiducia nei confronti dei consiglieri di Stato De Rosa, Gobbi, Vitta e Zali, che hanno eletto e contribuito a far eleggere solamente un anno e mezzo fa per dirigere l’Amministrazione cantonale tramite gli impiegati pubblici. Probabilmente si tratta dell’ennesimo episodio di una guerra nella destra ticinese tra tosti e meno tosti: certi vogliono prendere un nuovo cadreghino, altri fanno campagna politica per conservare quello che hanno.
Sicuramente qualcuno nel comitato d’iniziativa sarà capace di lamentarsi tra qualche anno della minor efficienza del Cantone nel sostegno alle condizioni quadro dell’economia liberale ticinese: ma sono le contraddizioni della destra nostrana.
* sindacalista VPOD Ticino