SECONDO ME
Amalia Mirante: “Servizio pubblico... ma non per tutti”
"Squilibri mediatici: PS, UDC e Verdi avvantaggiati; Lega, PLR e Centro penalizzati; Avanti con Ticino&Lavoro, Più Donne, Partito Comunista, MPS, PVL e Helvetica inesistenti nella rappresentanza politica nei media"
TiPress / Pablo Gianinazzi

di Amalia Mirante *

Il monitoraggio delle presenze politiche nelle principali trasmissioni di RSI e Teleticino, condotto nel periodo tra il 1° settembre e il 31 dicembre 2024, ha evidenziato significative discrepanze tra la rappresentanza mediatica dei partiti e il loro peso elettorale.

Il rapporto elaborato su incarico di Avanti con Ticino&Lavoro analizza la distribuzione degli spazi nei format dichiaratamente politici e di approfondimento informativo delle due emittenti (156 ospiti per RSI e 204 per Teleticino), ponendo a confronto i dati con i risultati delle elezioni cantonali (Gran Consiglio 2023) e federali (Consiglio Nazionale 2023). Le risultanze mostrano che alcune formazioni politiche godono di una sovrarappresentazione, mentre altre appaiono sistematicamente sottorappresentate e altre ancora addirittura inesistenti.

Disparità nella rappresentanza: i dati principali

1. Sovrarappresentazione: Il Partito Socialista (PS) risulta il partito più avvantaggiato e rappresentato con oltre il 24% delle presenze su RSI e il 22% su Teleticino. Se paragonata al dato delle ultime elezioni cantonali e federali la sovrarappresentanza è di oltre 11 punti percentuali su RSI e attorno ai 10 punti su Teleticino. Anche l’UDC e i Verdi godono di una visibilità mediatica superiore alla loro effettiva forza elettorale.

2. Sottorappresentazione: La Lega dei Ticinesi risulta costantemente penalizzata, con una presenza inferiore di -6 punti percentuali rispetto ai risultati elettorali cantonali su RSI e di 4,2 su Teleticino. Anche il PLR e il Centro registrano una presenza mediaticamente inferiore al loro peso elettorale, sebbene in misura meno marcata.

3. Marginalizzazione e assenza dei partiti minori: Formazioni come Avanti con Ticino&Lavoro, Più Donne, Partito Comunista, MPS, PVL e Helvetica risultano quasi completamente assenti su RSI e scarsamente rappresentate su Teleticino, nonostante rappresentino oltre il 13% dell’elettorato cantonale.

Rispettare il mandato di servizio pubblico

Le emittenti concessionarie e finanziate con fondi pubblici sono tenute per legge a garantire un’informazione equilibrata e pluralista, come stabilito dalla Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) e dall’ordinanza relativa. La Concessione alla SSR impone di offrire un’informazione imparziale e rappresentativa del dibattito democratico, evitando distorsioni nella selezione degli ospiti. Il monitoraggio evidenzia come le scelte editoriali attuali non rispettino pienamente questi principi. La sovrarappresentazione di alcune forze politiche e la sistematica esclusione di altre possono influenzare la percezione dell’opinione pubblica e alterare il pluralismo democratico.

Auspici per il futuro

Alla luce di queste evidenze, si chiede una maggiore attenzione alla distribuzione equilibrata degli spazi nei programmi di approfondimento politico. Si auspica inoltre l’implementazione di criteri più trasparenti e bilanciati nella selezione degli ospiti, in linea con i principi di equità sanciti dal mandato di servizio pubblico. Un monitoraggio continuativo e un confronto costruttivo tra media e rappresentanti politici potrebbero contribuire a garantire una rappresentanza più equa delle diverse forze politiche e a rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema mediatico e nel servizio pubblico in particolare.


* Deputata in Granconsiglio - Avanti con Ticino&Lavoro

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