Il senatore e presidente dell'USAM Fabio Regazzi è ospite della prima puntata estiva del nostro podcast. Con lui parliamo anche del terremoto nelle casse malati
Il senatore Fabio Regazzi, presidente dell’Unione svizzera arti e mestieri, è ospite della prima puntata di Liscio e Macchiato Estate, che sarà online ogni venerdì mattina. Apriamo con l’opinione di Tito Tettamanti, che sul Corriere del Ticino parla della neutralità svizzera prendendo spunto dalla conferenza del Bürgenstock svoltasi lo scorso week end. L’avvocato lancia frecciate al ministro degli esteri Ignazio Cassis.
Parliamo poi del terremoto nelle casse malati dopo l’annuncio, ieri, della nascita di una nuova associazione di categoria. Dall’anno prossimo Santésuisse e Curafutura non saranno più i rappresentanti delle casse malati in sede politica. Stanchi delle guerre intestine che minavano la credibilità del settore, 13 fra i principali istituti – che insieme rappresentano più del 90% degli assicurati – hanno deciso di togliere la spina alle due organizzazioni e di crearne una nuova.
Con Regazzi torniamo anche sulla polemica legata alla “fuga in avanti” di Norman Gobbi sulla responsabilità politica della Polizia cantonale. E parliamo di un’altra notizia che ha segnato questa settimana: la presa di posizione del Consiglio federale sull’iniziativa “200 franchi bastano”, con la proposta di ridurre il cantone a 300. Ma, soprattutto, con l’intenzione di esentare dal pagamento del canone buona parte delle aziende: dagli attuali 500’000 franchi di fatturato si passerà a 1,2 milioni di riferimento. “In questo modo, a partire dal 2027, circa l’80% delle imprese soggette all’IVA non pagheranno più il canone”, ha fatto sapere il Governo. Una mossa che non è sufficiente per l’USAM presieduta da Regazzi, che la definisce “una proposta cosmetica”.