Il direttore della RSI non esclude possibili licenziamenti per far fronte al calo degli introiti. "Lavoreremo sul cosiddetto avvicendamento naturale, ma..."
COMANO – La SSR, confrontata con un ulteriore calo degli introiti pubblicitari televisivi, dovrà risparmiare il prossimo anno 50 milioni di franchi a livello nazionale, di cui 8 milioni nella Svizzera italiana. E alcuni licenziamenti alla RSI non sono da escludere. Lo afferma il direttore Maurizio Canetta in un video pubblicato proprio dalla Radiotelevisione della Svizzera Italiana.
"RSI – spiega Canetta – investe il 60 per cento delle proprie risorse sul personale. In una situazione del genere è impensabile non dover intervenire anche in questo settore. Lavoreremo in primo luogo sul cosiddetto avvicendamento naturale, ma saranno possibili in situazioni puntuali anche dei licenziamenti".
"È – conclude il direttore della RSI – un'evoluzione globale dalla quale SSR e RSI non possono sottrarsi". Oltre al piano di risparmio lanciato nel 2018, la SSR deve far fronte a un calo dei ricavi commerciali, ridottisi di 30 milioni, a cui si aggiungono altri 20 milioni per coprire il disavanzo di quest'anno.