Da segnalare un documentario alla scoperta del continente africano, con protagonista la donna, dedicato a Tiziana Soudani, scomparsa prematuramente a gennaio
LOCARNO - Sono tre le coproduzioni RSI in programma al Locarno Film Festival 2020, che si tiene fino al 15 agosto in versione modificata a causa della pandemia sanitaria e in edizione
ibrida, sia fisica che online.
In concorso nazionale, nella sezione The Films After Tomorrow, volta a sostenere quei progetti
ancora in produzione la cui realizzazione è resa difficoltosa dal Covid-19, il documentario di
Mohammed Soudani L’Afrique des femmes, una coproduzione RSI SSR SRG con Amka Films,
Nikadys Production (Costa d’Avorio) e Pro-human equality. Un viaggio alla scoperta del
Continente africano, che ha preso risolutamente la via dell'integrazione nell'economia mondiale
e che ha quale protagonista la donna africana. Il documentario è dedicato a Tiziana Soudani,
scomparsa prematuramente lo scorso gennaio.
Nei Pardi di domani, la sezione del Festival dedicata ai cortometraggi, Denise Fernandes
concorre con Nha Mila, una coproduzione Ventura Film e RSI. Dopo 14 anni trascorsi lontano
dalla sua terra natale, Salomé deve tornare a Capo Verde per vedere il fratello in fin di vita.
Durante lo scalo all’aeroporto di Lisbona, Águeda, una vecchia amica d’infanzia, la invita a
trascorrere a casa sua, con le donne della sua famiglia, le ore di attesa. Il vicinato la conduce in
un viaggio spirituale, la cui destinazione rivela un legame doloroso con la sua terra natale.
Info proiezioni: https://www.locarnofestival.ch/it/LFF/locarno-2020/film/Nha-
Mila?fid=1171529&l=it
Infine, durante la serata di chiusura, sabato 15 agosto, verranno presentati nove cortometraggi
della serie Collection Lockdown by Swiss Filmmakers, un’iniziativa nazionale nata durante il
confinamento che ha permesso di mettere in contatto i creativi della settima arte con il pubblico.
Trentatré i cineasti svizzeri che vi hanno aderito, tra cui sette ticinesi. Ecco i titoli: Quasi padre,
quasi figlio, di Niccolò Castelli; Fuso orario, di Riccardo Bernasconi e Francesca
Reverdito; L’età del distanziamento sociale, di Robert Ralston; Lutto sospeso in tempi incerti,
di Alessandra Gavin Müller; Amen, di Manuel Maria Perrone; Arancione, di Simona
Canonica; Oasis, di Lila Ribi; Revoir le printemps – Journal d'un confinement, di Germinal
Roaux e My Mom, My Son and Me, di Andrea Štaka.