In studio alle 19,30 l'avvocato Renzo Galfetti, il giornalista Francesco Lepori e i deputati Marco Bertoli e Matteo Pronzini
LUGANO - "Mostra atteggiamenti intemperanti…. Denota una mancanza di equilibrio nel giudizio personale che può costituire un pericolo per l’mputato e causare danni all’ente pubblico… Ha avuto comportamenti poco trasparenti verso la dirigenza del Ministero pubblico... È stata rilevata una sua insufficiente presenza in ufficio…. Non ha dato alcun segnale di volersi mettere in discussione… Ha una produttività personale medio bassa, appare insicuro a poco autorevole. Ha un approccio poco dinamico e remissivo nell’affrontare il carico di lavoro...".
Sono alcune citazioni letterali dal rapporto del Consiglio della magistratura che ha “bocciato” 5 procuratori pubblici in carica ritenendoli non idonei alla riconferma da parte del Gran Consiglio. Parole pensanti che hanno scatenato un terremoto nella giustizia ticinese. I magistrati finiti nel mirino dell’organo di vigilaza, presediduto dal giudice Werner Walser, sono, com’è noto, Zaccaria Akbas, Marisa Alfier, Anna Fumagalli, Francesca Lanz e Margherita Lanzillo. Quattro donne e un uomo. È la prima volta che il Consiglio della magistratura raccomanda al Gran Consiglio la bocciatura di procuratori pubblici. Nella lista hanno rischiato di finire altri due magistrati. Un sesto Andrea Minesso, si era ritirato prima che scoppiasse il bubbone.
Un quarto del Ministero pubblico è stato insomma pubblicamente sfiduciato. La Commissione giustizia del Gran Consiglio ha deciso ieri di riaprire il concorso, che si era chiuso in giugno… E sono molte le domande che questa polemica pone.
Se ne parla questa sera a Matrioska, alle 19,30 su TeleTicino (in replica alle 22), con l’avvocato Renzo Galfetti, penalista di lungo corso, il giornalista Francesco Lepori, l’avvocato ed ex procuratore pubblico Marco Bertoli, che è anche membro della Commissione giustizia del Parlamento, e il deputato del Mps Matteo Pronzini. Durante la trasmissione interverrà il consigliere di Stato Norman Gobbi.