La pressione migratoria preoccupa cittadini e autorità. Quali risposte dare per evitare il caos? Ecco gli ospiti del dibattito
MELIDE - Sull’Isola di Lampedusa è caos totale: “Gli sbarchi di migranti sono il simbolo di un’Europa che non c'è – ha tuonato Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti -. Quando arrivano 120 mezzi navali in poche ore non è un episodio spontaneo, è un atto di guerra. Sono convinto ci sia una regia dietro a questo esodo. Il traffico è organizzato a monte, sulle coste africane”.
La pressione migratoria preoccupa anche in Ticino, in particolare a Chiasso, 1'784 chilometri a nord dell’isola siciliana. L’ex sindaco Moreno Colombo ha lanciato una petizione all’indirizzo delle autorità federali e cantonali: “Ci era stato assicurato che il numero di richiedenti asilo sarebbe stato di 350 al massimo, ma ad oggi siamo a 600”, protesta.
Renzo Galfetti: "È mostruoso"
“Dire di culture e abitudini diverse, di totale mancanza di assimilazione e rispetto delle regole è superfluo – ha scritto nei giorni scorsi sul Corriere del Ticino l’avvocato Renzo Galfetti -. I media citano che nei primi 6 mesi di quest’anno i 600 asilanti hanno ‘richiesto’ ben 425 interventi della polizia, 2,5 al giorno. È mostruoso”.
E il penalista ha approfittato per lanciare una frecciata al Ministero pubblico in merito al comunicato con il quale informava di un atto e due decreti d’accusa nei confronti di tre agenti della polizia comunale: “L’esasperazione, la frustrazione, la delusione di chi si occupa di mantenere l’ordine e di far rispettare le regole è palese. Ciò non significa che gli agenti medesimi le possano violare, ci mancherebbe. Però metterli in croce prima ancora che i procedimenti penali siano conclusi non è giusto”.
L'Europa chiude le porte
Intanto, allargando l’orizzonte, i Paesi europei hanno ribadito la chiusura in tema di solidarietà: non aiuteranno l’Italia ad accogliere i migranti che, a migliaia, sbarcano ogni giorno sull’isola, anzi, aumenteranno i controlli alle frontiere. “Se ci sono richiedenti asilo che hanno i motivi legali per chiederlo, che sono perseguitati per motivi politici, sono rifugiati. E in quel caso, la Francia può accogliere queste persone. Ma nel 60% dei casi vengono da Paesi come la Costa d’Avorio, la Guinea, il Gambia, dove non ci sono problemi umanitari”, ha detto Gérald Darmanin, Ministro dell’Interno francese.
E il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri ha chiesto con un’interpellanza al Consiglio federale come si sta preparando la Svizzera di fronte all’emergenza sbarchi a Lampedusa. Isola che nei giorni scorsi è stata al centro della visita della premier italiana Giorgia Meloni e dalla Presidente della commissione europea Ursula von der Leyen.
“L’entrata illegale di migranti sta conoscendo un aumento importante negli ultimi mesi. Nelle ultime due settimane di luglio sono stati fermate alle frontiere svizzere 1'784 persone, con un aumento del 35% rispetto ai 15 giorni precedenti”, ha scritto il direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi, che parla di un dato allarmante per il Ticino. E ha affrontato il tema dei migranti problematici: “Una parte minoritaria. Però un numero di persone che rende la vita difficile in particolare a Chiasso, rischiando di minare la politica d’asilo elvetica”.
La politica ticinese chiede interventi decisi da parte dei Berna. E diversi deputati federali chiedono che il Consiglio federale prenda una posizione chiara nei confronti dell’Europa, in particolare dell’Italia, che ha sospeso il trattato di Dublino, che determina lo Stato competente per l’esame di una domanda d’asilo.
L'UDC: "No a una Svizzera da 10 milioni"
L’allarme migrazione è naturalmente al centro del dibattito politico in vista delle Federali di ottobre. Con la destra, in particolare l’UDC, che accusa il centro-sinistra di portare avanti una politica irresponsabile in materia di rifugiati e di stranieri: “Il risultato è che non arrivano i lavoratori qualificati di cui abbiamo bisogno, bensì masse di manodopera a basso costo, richiedenti l'asilo, parassiti sociali e criminali”.
E in prospettiva c’è l’iniziativa popolare “No a una Svizzera da 10 milioni” lanciata proprio dall’UDC. Il testo chiede che il Consiglio federale prenda provvedimenti al più tardi quando la popolazione residente supera i 9,5 milioni di persone, in particolare nell’ambito dell’asilo e del ricongiungimento familiare. In caso contrario, il Consiglio federale dovrà porre fine ai trattati internazionali che aumentano la popolazione, compreso l’Accordo sulla libera circolazione delle persone.
Asilo Republic è il titolo di Matrioska in onda questa sera su TeleTicino. In apertura, intervista in diretta al consigliere di Stato Norman Gobbi. In studio, ospiti di Marco Bazzi, Alain Bühler (UDC), Roberta Passardi (PLR), Mario Amato (PS), Giovanni Berardi (Il Centro). In collegamento skype, l’avvocato Renzo Galfetti e l’avvocato Michele Rossi, delegato alle relazioni esterne della Camera di commercio.