I deputati leghisti portano la questione sui banchi del Consiglio di Stato: "È fattibile l'attivazione di un sostegno alle famiglie che dovranno rinunciare al lavoro per stare a casa con i figli?"
BELLINZONA – L’emergenza coronavirus continua ad occupare i banchi del Consiglio di Stato. Attraverso un’interpellanza, i deputati leghisti Daniele Caversazio (primo firmatario), Boris Bignasca, Sabrina Aldi, Eolo Alberti, Enea Petrini e Lelia Guscio hanno chiesto al Governo se “non ritiene opportuno chiudere immediatamente tutte le scuole ticinesi?”.
Raccogliendo le sensazioni della popolazione, il gruppo della Lega ritiene la situazione “delicata e preoccupante. La vicinanza con la Regione Lombardia non aiuta, come pure l’afflusso giornaliero di ben 70mila frontalieri provenienti dalle zone rosse, e tra questi molti docenti. Per questo motivo chiediamo l’immediata chiusura degli istituti scolastici ticinesi".
Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte al Consiglio di Stato:
1) Non ritiene opportuno chiudere immediatamente tutte le scuole ticinesi ?
2) È fattibile l’attivazione di un sostegno alle famiglie che dovranno rinunciare a lavorare per stare a casa con i propri figli (anche parziale) ?
3) È già oggi possibile l’attivazione di un programma di scuola a distanza ?
4) Se, come auspichiamo, verrà introdotta tale misura, quali potrebbero essere le modalità di recupero delle lezioni perse ?