L'appello di Liberatv al Consiglio di Stato - sottoscritto da medici, politici e rappresentanti della società civile - che chiede il blocco totale di tutte le attività non vitali, come accaduto per il ponte di San Giuseppe
Venerdì 20 marzo in Ticino si sono registrati 834 contagi e 22 morti da Coronavirus. Dal primo caso positivo non è trascorso neppure un mese. Purtroppo nel nostro Cantone stiamo vivendo, con qualche giorno di ritardo, quanto hanno vissuto in Lombardia.
Nel corso delle scorse settimane l’autorità cantonale ha preso alcune importanti misure di limitazione della libertà personale ed economica. L’esperienza di Cina e Italia ci suggerisce che purtroppo queste restrizioni non sembrano essere sufficienti per arrestare davvero il contagio.
Quanto avvenuto in alcune province italiane e cinesi ci insegna che una quarantena serie, porta in qualche settimana a una drastica riduzione dei contagi.
Il Consiglio di Stato ha opportunamente reso obbligatorio per tutti il ponte di San Giuseppe, trasformando venerdì 20 marzo in una giornata di “blocco totale”.
Molti cittadini ticinesi guardano con preoccupazione a lunedì quando, senza un intervento governativo, le attività economiche non ancora sottoposte a restrizione riprenderanno la loro attività, con conseguenze anche sul trasporto pubblico.
Per questo motivo chiediamo al Consiglio di Stato di prolungare questo ponte - con il lockdown di tutte le attività non vitali - per tutto il tempo che sarà necessario. Restiamo chiusi, come avvenuto il 20 marzo: è questo il nostro appello.
Chiediamo al Governo di prendere questa ulteriore decisione difficile e coraggiosa anche come gesto di solidarietà verso tutto il personale sanitario impegnato al fronte.
Ricominciare lunedì con il rischio concreto di dover dopo qualche giorno, o qualche ora, innescare la retromarcia, creerebbe soltanto nuove e inutili polemiche nel Paese.
Se il nostro Governo adotterà questa misura coraggiosa, potrà contare sul nostro pieno sostegno e, ne siamo convinti, della stragrande maggioranza della popolazione. Lunedì #restiamochiusi!
Marco Bazzi e Andrea Leoni
Con
Enrico Rossini, imprenditore
Franco Denti, presidente Ordine dei Medici
Marco Borradori, sindaco di Lugano
Alain Scherrer, sindaco di Locarno
Tiziano Moccetti, fondatore Cardiocentro
Marco Chiesa, consigliere agli Stati
Fiorenzo Dadò, presidente PPD
Guy Rodenhäuser, direttore sanitario Servizio ambulanze Mendrisio
Andreas-Cerny, direttore Epatocentro Ticino
Frederic Lelais, medico anestesista
Claudio Camponovo, direttore sanitario clinica Ars Medica
Davide Giovannaci, municipale Locarno
Giuseppe Cotti, municipale Locarno
Lorenzo Jelmini, deputato e sindacalista
Boris Bignasca, deputato
Aldo Merlini, presidente Organizzazione turistica Lago Maggiore
Giorgio Fonio, deputato e sindacalista
Massimo Manserra, direttore Cardiocentro
Amalia Mirante, economista
Giovanni Jelmini, avvocato
Ivan Jelmoni, ingegnere
Simone Merlini, consigliere comunale Locarno
Giangiorgio Gargantini, sindacalista
Giona Pifferi, sindaco di Vico Morcote
Igor Cima, sindacalista
Piero Marchesi, consigliere nazionale
Giovanni Scolari, sindacalista
Daniele Buzzini, ingegnere