Iniziativa parlamentare generica del gruppo in Gran Consiglio per "definire il quadro legale per tali decisioni (ovvero allungare lo stato di necessità, ndr) e di introdurre dei meccanismi di controllo parlamentari anche in situazioni eccezionali"
BELLINZONA – Il Governo nei giorni scorsi ha prolungato lo stato di necessità, garantendosi di fatto poteri eccezionali e al di fuori dei processi democratici per gestire l’emergenza. L’UDC si dice “scettico e perplesso che il governo abbia deciso unilateralmente di prolungare lo stato di necessità” e in un’iniziativa parlamentare chiede “al governo di definire il quadro legale per tali decisioni e di introdurre dei meccanismi di controllo parlamentari anche in situazioni eccezionali.
“Sappiamo tutti e conosciamo tutti gli effetti e le conseguenze, come pure gli scopi e le finalità dello Stato di necessità. Le basi giuridiche che lo definiscono ci sono e sono state applicate. L’esperienza di questi mesi di Covid 19 e dell’attuazione dello Stato di necessità, ci spingono però a definire meglio questa situazione politica e amministrativa eccezionale”, si legge nella nota, scritta dai firmatari Sergio Morisoli, Paolo Pamini, Lara Filippini, Roberta Soldati, Edo Pellegrini, Daniele Pinoja, Tiziano Galeazzi. “Riteniamo infatti che alcuni punti debbano essere inseriti e migliorati nelle attuali basi legali, che regolano tale possibilità di assunzione di pieni poteri da parte dell’Esecutivo. È ovvio che mai prima d’ora ci eravamo confrontati con una situazione del genere, e per questo senza l’esperienza reale difficilmente si potevano prevedere a priori vantaggi e svantaggi di tale assunzione di potere da parte del Governo”.
Importante a loro avviso è “salvaguardare i diritti democratici, lo Stato di diritto, i sani rapporti tra i livelli istituzionali e la libertà dei cittadini”. Per questo, chiedono nella loro iniziativa, che:
"- Lo stato di necessità ha una durata limitata massima di due mesi (da discutere), sempre rinnovabili anche per un periodo più breve;
- Ogni rinnovo deve essere approvato dal Gran Consiglio;
- Ogni decisione presa dal Governo durante lo Stato di necessità deve essere formalizzata con decreto straordinario e trasmesse per conoscenza immediatamente all’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio;
- Le decisioni che hanno un impatto finanziario devono essere immediatamente trasmesse anche alla Commissione gestione e finanze del Gran Consiglio;
- La Commissione Gestione e finanze del GC crea una sottocommissione per seguire gli aspetti finanziari durante tutto il periodo dello Stato di necessità".