CORONAVIRUS
"Bar e ristoranti sono un male necessario, ma tutti gli altri lavorano". E Suter perse la pazienza
"Lasciamo che negozi, grandi magazzini, cantieri e mezzi pubblici continuino tranquillamente a lavorare come se niente fosse", sbotta. "E peraltro lasciando transitare tranquillamente migliaia di persone da zone rosse della vicina penisola

BELLINZONA - E alla fine Massimo Suter esplose. Dopo aver cercato di incoraggiare la sua categoria, dopo aver cercato di mostrare pubblicamente i problemi della ristorazione, il presidente di GastroTicino si è lasciato andare nelle scorse ore a un amaro sfogo sui social, che riflette tutta la sua rabbia per quanto sta succedendo.

"A mente fredda la delusione, per usare un eufemismo, è se possibile più forte di quanto non lo fosse subito dopo la estrema unzione per il nostro settore, così come per il peccato originale, la ristorazione divide l’uomo, quello sano (che non frequenta i ristoranti) da quello che entra sano ed esce malato! (colui che frequenta i ristoranti)", scrive. "Troppo facile sparare sul pianista mettendo la testa sotto la sabbia  e facendo leva sulla emotività del popolo, con proclami sensazionalistici in piena coercizione popolare, travalicando l’oggettiva verità. Si è urlato ai quattro venti che ci saremmo ritrovati con una seconda ondata ma non si è fatto nulla per opporvi contromisure atte ad aumentare i posti letto, formare il personale, rendere fruibili gratuitamente e facilmente i test rapidi...!!! Ah no siete intoccabili".

"Chiudiamo Bar e Ristoranti che tanto sono un male necessario, ma lasciamo che negozi, grandi magazzini, cantieri e mezzi pubblici continuino tranquillamente a lavorare come se niente fosse", sbotta. "E peraltro lasciando transitare tranquillamente migliaia di persone da zone rosse della vicina penisola... a dir poco contraddittorio. Non voglio entrare nel merito delle stazioni sciistiche  deie take away, altrimenti la bile mi si riverserebbe ulteriormente, dato che abbiamo attuato piani di protezione ben più incisivi!", prosegue.

"Ai detrattori del settore rispondo che avrei auspicato maggiori e severi controlli a tappeto!!! Non seguivi le regole? Chiusura immediata di 15 giorni senza possibilità di avere sussidi e multa salatissima!!! Sia per il ristoratore che il cliente". Non è andata così, e Suter invoca: "Non sparate sul pianista". 

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