Il presidente di GastroTicino attacca: "Contrario al modo di agire dei nostri dittstori democraticamente eletti. Privano la gente della libertà individuale per indurla a vaccinarsi"
BELLINZONA - "Sono contrario al modo di agire dei nostri ‘‘dittatori’’ democraticamente eletti che, per indurle a vaccinarsi, privano le persone della loro libertà individuale e del piacere di andare al ristorante e a vedere una partita di hockey": sono parole forti quelle di Massimo Suter, presidente di GastroTicino, al CdT.
E lancia una provocazione: "Potrei essere quello che, qualora l’obbligo venisse introdotto, aprirà il ristorante solo ai non vaccinati".
Non lo consola il fatto che anche per altri eventi, come quelli culturali, servirebbe il Covid pass. "Al ristorante e al bar la popolazione va tutti i giorni. Al museo e agli eventi invece no. La differenza sta proprio nella quotidianità del servizio".
"Perchè si insiste sempre sul concetto di ‘‘salvaguardia del sistema sanitario’’ e poi si riducono i letti in terapia intensiva, anziché incrementarli? Perché dobbiamo sempre essere noi a ‘‘calare le braghe’’?", si chiede.