Sono molte le piccole società in Svizzera, tra cui ristoranti, panetterie, negozi di abbigliamento, aziende di trasporto, saloni di massaggi, che accoglieranno sia chi ha il certificato Covid che chi ne è sprovvisto, nonostante le decisioni di Berna
BERNA - Non tutte le PMI svizzere (tra cui ristoranti, panetterie, negozi di abbigliamento, aziende di trasporto, saloni di massaggi) concordano con le misure anti-Covid, soprattutto con l'introduzione dell'obbligo del certificato Covid per accedere a servizi come ristoranti, bar o palestre. E decidono di contrastarle... non applicandole: da loro saranno benvenuti anche i clienti sprovvisti di certificato.
L’iniziativa viene promossa da Mass-Voll, associazione che si batte per la fine immediata e incondizionata di tutte le misure restrittive in Svizzera. Chi vi aderisce espone un simbolo che dichiara la sua appartenenza alla "zona viola", colore che non è compreso in quelli usati dal Consiglio Federale per la comunicazione (i settori verdi sono quelli senza certificato Covid, quelli rossi i settori dove serve e quelli arancioni quelli con possibile obbligo individuale).
In pochi parlano coi media. Chi lo fa afferma di non voler allargare i fossati della società, lasciando a ognuno la possibilità di difendersi come crede dal Coronavirus. C'è la volontà di non discriminare vaccinati e non vaccinati.