Il ministro leghista esterna il malumore all'intero del Movimento per le ultime vicende sul candidato agli Stati. L'aspirante senatore: "Attacchi violenti e meschini"
LUGANO - L’imbarazzo e la delusione in casa Lega, a seguito delle ultime notizie sul candidato agli Stati Battista Ghiggia, erano chiaramente percepibili sin dalle prime ore di ieri mattina, dopo che la Regione aveva rivelato l’assunzione di ben 12 segretarie frontaliere negli anni dal 2005 al 2018. Ve ne avevamo riferito ieri descrivendo anche la preoccupazione dei vertici del Movimento per le possibili ricadute negative della vicenda anche per il voto sul Consiglio Nazionale (leggi articolo correlato).
Sentimenti confermati che sono stati confermati pubblicamente anche dal ministro Norman Gobbi, nella registrazione della Domenica del Corriere, che andrà in onda domenica alle 20.30 su Teleticino.
“Questa situazione, non nego - ha detto Gobbi - fa bollire le busecche a diversi leghisti e a diversi ticinesi. Cosa che non ci pone in una situazione agevole”. Una dichiarazione secca che, però, ha il pregio di riassumere con precisione il clima in casa leghista. Un clima che sarà possibile verificare domani durante la festa elettorale del Movimento al capannone di Pregassona.
Dopo Piero Marchesi, anche uno dei principali leader di Lega e UDC, manifesta un pensiero assai critico rispetto alla vicenda, dando voce al disagio dell’area demoleghista.
Da parte sua Battista Ghiggia, intervistato da Sacha Dalcol, sempre su Teleticino, mantiene la sua linea difensiva. “Penso che ci sono due dati di fatto importanti in questa vicenda: da un lato la meschinità e la violenza degli attacchi di cui sono stato oggetto, che hanno coinvolto anche terze persone; il secondo aspetto importante è che il sottoscritto prima del 2015 non faceva politica, per la Lega e per nessun altro partito. Le assunzioni sono tutte precedenti alla mia entrata in politica. Dal 2015 in avanti ho sempre favorito le persone residenti nel Canton Ticino, a parità di competenza. Quanto accaduto prima non conta”.
“Dietro questi attacchi - ha concluso Ghiggia - c’è un’idea progettata, architettata, di indebolire il sottoscritto e l’intera area rappresentata da Lega e UDC”.