Secondo il candidato leghista agli Stati, il suo risultato e quello di Roberta Pantani, non riconfermata al Nazionale, non sono disgiunti
LUGANO – Battista Ghiggia non le manda a dire. E la sua lettura della sconfitta elettorale è un giudizio pesante sulla Lega, o meglio su una frangia della Lega. Nel mirino, soprattutto Boris Bignasca: “È stata orchestrata una campagna mediatica ad arte nei miei confronti e all’interno della Lega stessa una frangia abbastanza importante si è schierata contro di me – ha detto al Corriere del Ticino - . Io sono abituato ad avere a che fare con gente di qualità, non con i mediocri: e nei mediocri ci sono tanti disertori, tanti traditori”.
Secondo il candidato leghista agli Stati, il suo risultato e quello di Roberta Pantani, non riconfermata al Nazionale, non sono disgiunti.
A questo punto Ghiggia attacca Boris Bignasca: “Chi afferma pubblicamente, poco prima delle elezioni federali, che una certa Lega non piacerebbe al Nano, e poi non si fa problemi a sponsorizzare post di altri candidati, beh, se davvero il Nano ci fosse ancora, probabilmente lo prenderebbe a calci nel sedere”. Secondo lui Boris “ha responsabilità importanti in tutto questo”.
Ghiggia afferma di aver chiuso con ‘la politica attiva’: “Fortunatamente ho mille progetti e da domani mattina inizierò a tirare fuori dal cassetto quelli che mi affascinano di più, per realizzarli”.
E sul caso della/delle segretaria/e frontaliere, aggiunge: “Se questo è il modo di fare politica in Ticino, beh, ne prendo atto. Peccato, perché i problemi, quelli veri, da risolvere ci sono e non si risolvono colpendo negli stinchi i candidati”.