Il senatore: "Non si può continuare a fare politica sputando su Bellinzona, su Berna e sui paesi vicini, dei quali abbiamo bisogno"
LOCARNO - Ieri pomeriggio, durante un comizio in ticket con Giovanni Merlini nella corte della Sopracenerina di Locarno, Filippo Lombardi è tornato sulle recenti esternazioni di Norman Gobbi. Secondo il ministro quella tra PLR e PPD è solo "una congiunzione tecnica, con l'unico scopo (dichiarato) di salvare gli attuali mandati a Berna". Un'alleanza per le poltrone, insomma.
Lombardi non ha gradito (e lo ha ribadito ieri sera scaldando la platea) l'uscita pubblica del consigliere di Stato leghista; non ha gradito soprattutto il suo ruolo di (così lo ha definito) "capocampagna". Capocampagna per la sua coalizione, Lega-UDC, s'intende.
"Non è vero che PPD e PLR hanno poco in comune - ha detto il senatore -. Abbiamo in comune il metodo di lavorare. Non si può fare politica attraverso il sistematico dileggio, l'insulto, l'offesa, paragonando gli avversari a vermi. I nostri due partiti sono uniti nel metodo di lavoro". E riferendosi a Lega e UDC ha aggiunto: "Non si può continuare a fare politica sputando su Bellinzona, su Berna e sui paesi vicini, dei quali abbiamo bisogno".