"Il Mattino continuerà a dar fastidio", scrive il leghista, facendo poi un riferimento, mica tanto velato, alla liberale. Che insorge: "Quando gli diedero del cane rabbioso fui l'unica a schierarmi pubblicamente"
LUGANO – Fra Lorenzo Quadri e Natalia Ferrara è un botta e risposta continuo, tema centrale i metodi del Mattino. La liberale, spesso presa di mira dal settimanale, non ha mai mandato a dire che cosa ne pensa, e l’ha ribattuto anche in un dibattito l’altra sera a Matrioska.
I due hanno ripreso l’argomento sui social.
“I politicanti euroturbo della casta si mettano l'anima in pace. Della loro approvazione o riprovazione, ci importa meno di zero. Il Mattino continuerà a dare fastidio, molto fastidio, a chi svende la Svizzera all'UE, a chi smania per sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale (definito dal PLR "l'accordo dalla ragione, da firmare subito"), a chi vuole regalare 1.3 miliardi di franchi all'UE invece di versarli all'AVS, a chi vuole la libera circolazione delle persone senza limiti, a chi rottama la preferenza indigena votata dal popolo, a chi usa la propria carica politica per sabotare la volontà popolare sgradita all'establishment, a chi vuole rapinare i cittadini con deliranti eco-balzelli che peseranno sulle economie domestiche per migliaia di franchi all'anno, a chi vuole firmare il deleterio patto ONU sulla migrazione, a chi agevola l'avanzata islamista, a chi si riempie la bocca con la libertà d'espressione ma solo per si adagia sul pensiero unico politikamente korretto, euroturbo e sovranofobo, mentre chi osa dissentire viene sistematicamente denigrato, eccetera eccetera”, scrive Quadri.
Attaccando poi direttamente Ferrara: “Ed anche a chi - tanto per non farsi mancare niente - sogna di fare politica a Berna con il doppio passaporto”.
La liberale per contro riposta il video dell’altra sera, nella trasmissione di Marco Bazzi, e scrive: Il Mattino della Domenica farebbe ‘informazione’? Insulti. Invettive. Fotomontaggi- Questa è per voi informazione? E se in mutande e con le orecchie d’asino mettessero voi?”.
Poche ore prima, rispondendo all’esponente leghista Alessandra Noseda, già aveva postato: Alessandra Noseda non ha apprezzato il mio intervento a Teleticino. Fin qui, libertà di espressione. E valutazione. Peccato però che una professionista già candidata al Municipio e anche al Gran Consiglio nelle fila della Lega, non riesca a
1. imparare il mio cognome, non è difficile (l’ha chiamata Ferrara Micocci, il cognome del primo matrimonio, ndr)
2. controllare i commenti al suo post, eliminando gli insulti, a meno che non li condivida
3. fare un esame sul fatto che io sarei aggressiva (non so se ridere o piangere)
4. fare mente locale e riconoscermi che il rispetto non è per me a geometria variabile. Vi ricordate quando si trattava di difendere Quadri esigendo rispetto evitando di paragonarlo ad un cane rabbioso? Bene, sono l’unica ad essermi schierata pubblicamente
Eh, sì, forse è merito dell’educazione da parte di genitori italiani che ho ricevuto e che tanto disturba Noseda ed altri, compreso Quadri che - puntualmente privo di argomenti - torna a puntare il dito sulla mia doppia cittadinanza. Io avrò anche il doppio passaporto, ma lui ha un chiodo fisso. Peccato che non serva a niente al Ticino”.