"L'interventismo statale con il suo apparato burocratico iper-normativo a livello federale e cantonale condiziona la libertà economica e crea un clima complicato per le imprese"
Il presidente del PLR di Lugano Paolo Morel, candidato al Nazionale per il PLR, ha scritto una lettera aperta agli imprenditori ticinesi, che proponiamo in versione integrale.
*Di Paolo Morel
Cari imprenditori,
siamo tutti consapevoli delle sfide che dobbiamo affrontare ogni giorno e del coraggio che ci vuole oggi a fare impresa in Ticino. Mi permetto di definirmi imprenditore perché creare una fiduciaria commerciale nel 2009 dal nulla, non è stato e non è facile.
L'interventismo statale con il suo apparato burocratico iper-normativo a livello federale e cantonale condiziona la libertà economica e crea un clima complicato per le imprese. Il “politicamente corretto”, specialmente di una certa area politica, ha spesso dipinto il mercato come ingiusto, il profitto come un furto e gli imprenditori come sfruttatori. Nonostante questi luoghi comuni, spesso utilizzati da chi non ha mai assunto ne vissuto le difficoltà aziendali, da chi non ha mai preso rischi patrimoniali personali:
Digitalizzazione e innovazione sono stati elementi chiave nel mantenere la competitività delle nostre imprese. Imprese che sono principalmente aziende di famiglia e costituiscono oltre il 60% delle aziende locali. Anche in un ambiente estremamente imprevedibile come quello degli ultimi 3 anni, il mondo imprenditoriale ha dimostrato di credere nel futuro. Le nostre imprese investono di più in innovazione e ricerca rispetto alla media svizzera, il che riflette la determinazione a valorizzare il territorio e a promuoverne lo sviluppo economico e sociale.
Tuttavia, come imprenditori, non possiamo fare tutto da soli.
Abbiamo bisogno di un ambiente favorevole e di politiche economiche basate su dati concreti e non su preconcetti ideologici. La creazione di posti di lavoro e la crescita economica dipendono dall'operato delle imprese e del loro successo ne beneficia l'intera comunità. Si perché il lavoro non si crea per legge, lo creano le imprese se sono messe nelle condizioni per farlo. Il vostro operato e la vostra voce sono fondamentali per definire il futuro del nostro Cantone e del nostro Paese.
Chiedo a tutti gli imprenditori ticinesi: “siete con me?”. Io ci sono e sono pronto ad impegnarmi per migliorare le condizioni quadro e le opportunità che consentono di fare impresa e se me lo permetterete lo farei dal Consiglio Nazionale ma perché questo diventi possibile ho bisogno del vostro sostegno, del vostro voto. Siete con me?
*Candidato al Nazionale