Il municipale leghista ci va giù durissimo nel commentare l'episodio di cronaca che ha segnato il weekend cittadino: "Il fatto di sangue sarebbe l’epilogo di un vero e proprio regolamento di conti tra bande di delinquenti stranieri: da una parte un gruppo di albanesi residenti in Italia e dall’altra una gang di cittadini domenicani. Se ci fossero residenti coinvolti, questi bravi ragazzi vanno sbattuti fuori dalla Svizzera!"
Oggi, invece, è un altro municipale di Lugano a fare la voce grossa commentando la vicenda. Lorenzo Quadri, infatti, dalle colonne del Mattino, domenicale che dirige, ci va giù durissimo nel commentare i fatti e le indiscrezioni sull’inchiesta in corso da parte di polizia e magistratura.
“Sempre meglio! Immigrazione uguale ricchezza! Bisogna aprirsi! La libera circolazione è un valore! - attacca il pezzo con sarcasmo Quadri - Ieri abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione concreta di questa “ricchezza” e di questo “valore”. Nelle prime ore di sabato mattina, e più precisamente verso le 3 e 40, il centro di Lugano è stato teatro di una scena da Bronx. Una maxi rissa con accoltellamenti fuori dalla discoteca Blu Martini che, stando a quanto riportato dal portale Ticinonews, non sarebbe una zuffa scoppiata per futili motivi e poi degenerata (che già sarebbe grave). La situazione sarebbe ancora peggiore. Il fatto di sangue in città sarebbe infatti l’epilogo di un vero e proprio regolamento di conti tra bande di delinquenti stranieri: da una parte un gruppo di albanesi residenti in Italia e dall’altra una gang di cittadini domenicani. Questi si sarebbero dati appuntamento a Lugano per sistemare a coltellate le proprie vertenze, a quanto pare legate a questioni di droga e/o prostituzione”.
“Le persone rimaste ferite - prosegue Quadri - sono quattro, tre cittadini albanesi residenti nel Belpaese ed uno svizzero (?) residente nel Mendrisiotto, tutti di età compresa tra i 22 ed i 27 anni. Ci piacerebbe sapere quanto “svizzero” sia il signore in questione; sarà mica qualche beneficiario di naturalizzazione facile? (…) Naturalmente vogliamo anche sapere se per caso tra i componenti delle gang che si sono scontrate c’è anche qualche beneficiario di prestazioni sociali pagate dal solito sfigato contribuente ticinese! Ecco la “ricchezza”!”.
“Non solo - affonda ancora Quadri - ci riempiamo di delinquenti stranieri, ma la suddetta foffa si dà addirittura appuntamento a Lugano per i propri regolamenti di conti all’arma bianca! Ma cosa stiamo diventando grazie alle frontiere spalancate e al “devono entrare tutti”? Un sobborgo di Rio de Janeiro? Noi non ci stiamo! Questa feccia estera in casa nostra non la vogliamo! Per cui, se tra i bravi giovani “non patrizi” coinvolti nella maxi rissa con accoltellamenti di ieri ci sono degli stranieri residenti in Ticino, è evidente che vanno sbattuti fuori dalla Svizzera. E senza tanti autoerotismi cerebrali su “proporzionalità” e su fallimentari accordi internazionali! Perché ne abbiamo piene le scuffie!”.
“E’ chiaro - conclude il direttore del Mattino - che ci aspettiamo delle sanzioni esemplari nei confronti di questi delinquenti d’importazione! O dobbiamo credere che la nostra Magistratura usi il pugno di ferro solo con gli automobilisti incappati nelle maglie di Via Sicura, mentre per i veri criminali si trova sempre una qualche attenuante in nome del garantismo tafazziano?”