Fa discutere all'interno della polizia cantonale la promozione da parte del Governo dell'agente che, un paio di anni fa, fu protagonista di un caso social-politico
BELLINZONA - Una promozione che fa discutere all’interno del corpo della polizia cantonale. Questo almeno secondo il Caffè che stamani ha ricostruito la vicenda di Edy Imperiali, che fra poco settimane diventerà sergente maggiore.
Il Consiglio di Stato, infatti, lo ha indicato per l’avanzamento di grado e la sua nomina sarà effettiva dal prossimo primo di agosto. Ma da dove deriva il malumore di alcuni? Dal fatto che Imperiali, attualmente sergente, un paio di anni fa fu protagonista di una vicenda social-politica, di quelle che in questi anni hanno coinvolto più di un funzionario pubblico.
In particolare l’agente pubblicò sul suo profilo Facebook una serie di post inneggianti al fascismo e al nazismo. Dopo che il caso scoppiò sulla stampa, il poliziotto venne temporaneamente trasferito ad altre funzioni. Imperiali fu pure oggetto di un decreto d’accusa firmato dall’allora procuratore generale John Noseda, che proponeva una condanna a 90 aliquote giornaliere sospese condizionalmente per due anni, per il reato di istigazione alla discriminazione razziale.
Ma nonostante questo disdicevole episodio, come detto, Imperiali è stato promosso."Il Consiglio di Stato - ha spiegato la polizia cantonale al Caffè - ha conferito a seguito di un concorso un incarico all’agente Edy Imperiali in qualità di sergente maggiore. Tale incarico, che come da prassi si trasformerà in nomina al momento in cui il collaboratore avrà superato le previste formazioni, è stato attribuito a fronte delle sue capacità professionali, dimostrate nell’ultimo periodo della sua attività, e in ragione del fatto che ha scontato le sanzioni comminategli, sia amministrativamente sia penalmente".