L'ex presidente del'UDC, in carcere da mercoledì scorso, esprime la propria posizione tramite il suo legale: "Fatti prevalentemente legati alla procedura di divorzio"
LUGANO - Sono innocente. Paolo Clemente Wicht, arrestato mercoledì scorso nell’ambito di un’inchiesta su presunti reati patrimoniali, respinge le accuse del Ministero Pubblico. L’ex presidente dell’UDC parla alla stampa tramite il suo legale, l’avvocato Enrico Germano, che questa mattina ha espresso la posizione del suo assistito tramite una nota inviata alle redazioni.
“Onde prevenire ulteriori informazioni incomplete e parziali da parte dei media - si legge nel comunicato - si tiene a precisare che Paolo Clemente Wicht si ritiene assolutamente estraneo ai fatti imputati e che respinge ogni accusa”.
Il legale, nella sua comunicazione, rivela anche qualche dettaglio sull’inchiesta condotta dal procuratore pubblico Andrea Minesso. Indagine su cui la Procura ha invece calato un velo di stretta riservatezza, limitandosi a una stringata nota stampa in cui, oltre ai reati contestati a Wicht, si evidenzia come il Giudice dei provvedimenti coercitivi abbia confermato l’arresto.
“Paolo Clemente Wicht - spiega l’avvocato Germano - aspetta fiducioso che l'istruttoria faccia il suo corso”, sicuro che “in tempi molto brevi potrà chiarire la situazione, che rientra prevalentemente in questioni civili e di natura famigliare in seguito alla procedura di divorzio tuttora pendente”.
Il legale dell’ex deputato, infine, richiama il principio della presunzione di innocenza