Intervista al pilota luganese: "L'infortunio alla schiena per salvare mio figlio mi ha dato una motivazione in più"
LUGANO – Ivan Ballinari è un uomo felice. E non fatichiamo a capire il perché di quel sorriso stampato in faccia. Da qualche giorno, il pilota luganese e i suoi navigatori Paolo Pianca e Giusva Pagani si sono laureati campioni svizzeri di Rally imponendosi al Rally del Vallese.
Si tratta di un’impresa mai realizzata prima da nessun pilota ticinese. “E così – racconta a Liberatv Ivan Ballinari – c’è ancora più gusto”. “Per noi, per il Lugano Racing Team, per tutti i nostri sostenitori è motivo d’orgoglio aver portato il titolo svizzero in Ticino”.
Ivan il titolo l’ha sfiorato più volte. “Nel 2011 mi si è improvvisamente spenta la macchina quando ero in testa alla classifica nell’ultima tappa del Campionato, l’anno scorso ce la siamo giocati fino alla fine con Sébastien Carron. Insomma, direi che un meritato premio per i nostri sforzi”.
Protagonista di un testa a testa infinito con Carron, tre volte campione nazionale, nelle passate stagioni, Ballinari rende merito al rivale. “È chiaro che avendo avuto la possibilità di giocarmela con lui in tutti questi anni qualcosa l’ho imparato. L’anno scorso fu lui a ringraziarmi per avergli fatto alzare l’asticella, questa volta tocca a me...”.
La stagione 2018 è stata per Ivan Ballinari “una stagione indimenticabile”. E non solo l’atteso titolo di campione svizzero. “Nel corso della stagione mi sono dovuto anche operare alla schiena”. Operazione che ha rischiato seriamente di compromettere l’intera stagione. È lo stesso pilota a raccontarci qualche dettaglio in più.