La procuratrice pubblica Chiara Borelli ipotizza i reati di franamento e perturbamento della circolazione pubblica e di violazione delle regole dell'arte. Per altri quattro è stato emesso un decreto d'abbandono
LUGANO – Dovranno presto comparire di fronte alla Corte delle Assise correzionali di Lugano i quattro responsabili (tre ingegneri e un impresario costruttore) del crollo nella galleria autostradale del San Salvatore, avvenuto l'8 giugno dell'anno scorso.
La procuratrice pubblica Chiara Borelli – riferisce Radio 3i – ha in questi giorni emesso l'atto d'accusa nei confronti dei responsabili, a cui sono stati imputati i reati di franamento e perturbamento della circolazione pubblica e di violazione delle regole dell'arte.
Sempre l'emittente radiofonica di Melide riferisce che per altre quattro persone, tutte dipendenti dell'impresa di costruzione che tra il 2011 e il 2012 svolse i lavori di risanamento del tunnel, è stato firmato il decreto d'abbandono.
Secondo l'accusa, gli imputati non progettarono i fori per lo sfogo dell'acqua, la cui pressione fece cedere di un pezzo di cemento dalla parete laterale del tunnel. Il crollo – lo ricordiamo –, fortunatamente, non provocò nessun ferito.
Il processo ai quattro imputati – anticipa Radio 3i – si terrà entro e non oltre il febbraio 2019 per evitare la prescrizione dei reati ipotizzati.