CRONACA
Un ticinese nella morsa del grande gelo americano: "Situazione surreale, mai avuto un freddo simile. Si fa fatica pure a respirare"
Il racconto di M.M, in vacanza a Chicago con la fidanzata: "In giro non c'è nessuno. Mani e piedi ti si congelano all'istante"

CHICAGO – Almeno 21 morti. È questo il drammatico bilancio delle vittime provocate da "Polar Vortex", l'ondata di gelo da record che sta colpendo in questi giorni gli Stati Uniti. Le temperature percepite negli States possono arrivare addirittura 50 ° sotto lo zero. Una situazione "surreale" con cui si sta confrontando anche M.M* (nome noto alla redazione), un nostro lettore, partito alla volta di Chicago per qualche giorno di vacanza in compagnia della fidanzata.

"Qui – ci racconta al telefono in collegamento dall'America – fa un freddo pazzesco. Sono stato in montagna in Svizzera parecchie volte, ma non ho mai avuto un freddo simile. Come potete vedere dalle foto si è perfino ghiacciato il Lago Michigan. È difficile andare in giro: di tanto in tanto bisogna ripararsi in qualche negozio perché mani e piedi, nonostante guanti e due calze, ti si congelano nel giro di poco tempo".

Oltre la neve, a rendere maggiormente complicata la situazione è "il fenomeno "Wind chill" che in pratica significa che a causa del vento freddo la temperatura percepita è molto inferiore rispetto a quella reale. Si fa fatica pure a respirare, bisogna farlo attraverso una sciarpa". 

"Come si comporta la gente? Per le strade ci sono parecchie macchine, da quel punto di vista sembra tutto normale. Ma a piedi non c'è in giro quasi nessuno. Molti negozi e attrazioni sono rimasti chiusi. Si respira un clima davvero surreale... non mi aspettavo di certo una vacanza così...".

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