Il direttore della Camera di Commercio su Opinione Liberale parla del mondo del lavoro. "Importante è la formazione continua e su quella dei giovani"
BELLINZONA – È un’edizione dedicata principalmente ai giovani quella di Opinione Liberale di questa settimana. Il problema del lavoro è affrontato in diverse ottiche, e fra queste c’è un articolo a firma del direttore della Camera di Commercio Luca Albertoni.
“In Ticino, in linea con quanto avviene nel resto della Svizzera, un grande numero di aziende lamenti la difficoltà di reperire manodopera qualificata, soprattutto nei settori industriali e artigianali”, scrive.
Ma cosa fare? Trovare una risposta che vada bene per tutti è difficilissimo. “È però un fatto che favorire la formazione professionale, facilitando le condizioni di assunzione degli apprendisti e motivando più aziende a incrementare il loro impegno in questo ambito potrebbe dare una spinta decisiva”, prosegue.
Non basta, comunque, ammette. “Tutto il sistema formativo svizzero è probabilmente chiamato a un cambiamento di paradigma per tenere il passo con le evoluzioni del mercato e quindi delle esigenze delle aziende. Ma attenzione, qualificato non per forza è sempre sinonimo di specializzato, per cui non si deve pensare solo alle professioni di carattere tecnico, come l’ambito ingegneristico, nel quale la carenza di personale qualificato è manifesta. “Qualificato” può essere anche inteso nel senso di conoscenze generali più ampie”.
Un equivoco che spesso fa credere che la manodopera mancante sia solo quella di altissima formazione: non sempre, fa capire Albertoni, è così, e sottolinea l’importanza della formazione continua.