CRONACA
Dentro o fuori, la Juventus si gioca la Champions e sogna la 'remuntada'. Sciarini: "Impresa possibile, ma servirà il miglior Ronaldo. Un flop se dovessero uscire"
Intervista al caporedattore dello sport di Teleticino: "Credo che, in ogni caso, Allegri saluterà Torino a fine stagione. Barcellona favorito per la vittoria finale"

LUGANO – Poche ore e anche la Juventus di Massimiliano Allegri conoscerà il suo destino in Champions League. Riusciranno i bianconeri a ribaltare lo svantaggio di due reti contro il temibile Atletico Madrid, trionfante in Spagna nella sfida d'andata? Se lo chiedono in tanti e nessuno, fino al triplice fischio, saprà la risposta. 

C'è, ovviamente, chi ci spera, mentre i rivali esultano al solo pensiero che la Juventus possa essere estromessa dalla Champions già agli Ottavi di finale. 'Remuntada' sì, 'remutanda' no. Delle possibilità del club italiano, del match in generale e di tanto altro ne abbiamo parlato con Luca Sciarini, caporedattore dello sport di Teleticino.

Luca, può la Juventus compiere l'impresa e strappare il pass per i Quarti di finale questa sera?

"Per me può farcela perché lo stadio della Juventus in certe serate diventa davvero un uomo in più. Poi, naturalmente, dipende dallo svolgimento della partita. I bianconeri hanno bisogno di una rete per tempo per poi andare ai supplementari. Se dovessero segnare all'inizio allora la partita diventa giocabile. L'Atletico Madrid è una squadra che subisce poco, molto poco. Ma è anche una squadra pericolosa perché sa ripartire velocemente e ha giocatori che vedono la porta".

Stasera più che mai sarà fondamentale il contributo di Cristiano Ronaldo. Perché con la Juventus 'fatica' così tanto in Europa?

"Lui è stato abituato per tanti anni a giocare nel Real Madrid, dove tutti giocavano per lui. In più, il Real era una squadra che dal punto di vista del gioco dominava. La Juve, invece, vince ma non domina. Penso sia una questione di caratteristiche dei giocatori che gli gravitano intorno e che, di conseguenza, gli facilitano il compito. È vero, stasera Cristiano Ronaldo si gioca la credibilità del suo passaggio alla Juventus in estate. È stasera che deve dimostrare di avere qualcosa in più degli altri...".

Considerata la forza dell'Atletico Madrid, se la Juventus dovesse uscire è corretto parlare di stagione fallimentare?

"Certo, sicuramente. In caso di uscita dalla Champions League la stagione dei piemontesi si rivelerebbe un flop. E i motivi sono semplici: in Coppa Italia è uscita, anche malamente, per mano dell'Atalanta, la Serie A la vincono anche senza tutti gli investimenti estivi. Non hanno mica comprato Ronaldo per uscire agli Ottavi di finale...".

In quel caso sarebbe giusto separarsi da Allegri?

"Personalmente, credo che comunque vada Allegri a fine stagione terminerà il suo ciclo alla Juventus. Perché se dovesse vincere la 'coppa dalle grandi orecchie' ha raggiunto il massimo e quindi andrà via, se dovesse essere eliminato stasera significa che ha toppato e quindi saluterà Torino". 

E dove pensi possa andare?

"Terrei d'occhio la situazione in casa Inter. Considerando il rapporto che lo lega a Marotta non è escluso che possa sposare la causa neroazzurra".

Tornando in ambito Champions, chi consideri come favorita alla vittoria finale?

"Considero il Barcellona la squadra con più probabilità perché ha in rosa giocatori che possono fare la differenza da un momento all'altro. In più, non vedo 'outsider' che possano andare fino in fondo. Per me i catalani restano i favoriti".

Da buon milanista, come vedi i rossoneri nell'imminente derby contro l'Inter?

"Non sono una persona scaramantica, quindi mi sbilancio. Credo che il Milan sia una squadra solida, nonostante non pratichi un gran calcio. All'Inter, però, mancheranno diversi giocatori e questo potrebbe essere il momento giusto per batterli. Una vittoria del Milan metterebbe quasi al sicuro il ritorno del 'Diavolo' in Champions League. Però, lo dico senza nascondermi, mi accontenterei anche di un pareggio, anzi... il pari direi che va più che bene". 

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