il Dipartimento della Sanità e della Socialità ha deciso di interpellare direttamente i cittadini di età compresa tra i 60 e gli 80 anni per meglio comprendere le loro esigenze e il loro stile di vita
Negli scorsi mesi, il Dipartimento della Sanità e della Socialità (DSS) ha interpellato i cittadini con un’età compresa tra i 60 e gli 80 anni per comprendere meglio il loro stile e la loro qualità di vita, come pure le loro esigenze. I primi dati del sondaggio sono presentati in un’infografica (vedi allegato).
Una delle maggiori sfide che una società deve affrontare è l’evoluzione demografica: in Ticino, le nascite diminuiscono e il numero di anziani aumenta. In particolare il DSS è chiamato a trovare soluzioni e risposte a tali esigenze con senso di responsabilità, garantendo l’attenzione massima per i più deboli e gestendo le risorse a fronte degli aumenti strutturali dei bisogni della popolazione.
Per entrare in sintonia con la popolazione e comprenderne meglio le necessità è essenziale dialogare con i cittadini, conoscere le loro opinioni e coinvolgerli direttamente. Nel 2015 era stata lanciata un’inchiesta indirizzata alle famiglie con bambini tra gli 0 e i 4 anni. I risultati hanno contribuito all’importante sviluppo della riforma sociale le cui prime tappe sono ora in fase avanzata d’implementazione.
Con lo stesso spirito alla fine dello scorso anno, il DSS ha deciso di interpellare direttamente i cittadini di età compresa tra i 60 e gli 80 anni, i cosiddetti giovani anziani, per meglio comprendere le loro esigenze e il loro stile di vita. Il risultato di questa indagine contribuirà a sviluppare una strategia maggiormente aderente alle necessità di questa fascia di popolazione residente in Ticino.
In Ticino risiedono 79’754 persone di età compresa tra i 60 e gli 80 anni (stato: ottobre 2018), una fascia di popolazione in continuo aumento. L’indagine, che non ha preso in considerazione gli ospiti di case per anziani o altri istituti di cura, si è svolta in tutti i Comuni del Cantone. I questionari recapitati sono stati 14'026, quelli rientrati 6'377 (45% del totale), quelli completi e ritenuti nell’analisi 5'939, un campione rappresentato per il 49% da uomini e per il 51% da donne.
Risultati principali
Salute
I giovani anziani hanno dichiarato di avere un buono stato di salute. Due persone su tre hanno confermano di avere uno stato di salute buono o molto buono. In generale sembra prevalere un buono stato d’animo: oltre il 60% ha dichiarato di essere contento.
Relazioni sociali
Il 72% ha dichiarato di non volere maggiori relazioni sociali, trovandosi già soddisfatto con quelle che ha. Fra chi desidera maggiori relazioni spicca la voglia di far parte di associazioni e/o gruppi ricreativi. Sono poche le persone senza relazioni e la metà di loro non ne desidera. Per contro, fra le persone che hanno delle relazioni nel paese/quartiere dove vivono, il 69% le intrattiene sia con i famigliari sia con i vicini di casa.
Attività e tempo libero
Il 28.6% custodisce con una certa regolarità dei bambini della propria cerchia famigliare. I luoghi maggiormente frequentati settimanalmente sono negozi/centri commerciali, luoghi pubblici del paese/quartiere e bar. La frequenza maggiore è comunque da attribuire a natura/montagna, un dato che evidenzia l’interesse delle persone di disporre di spazi verdi. Cinema, teatro e museo sono luoghi che solitamente hanno frequenze meno elevate rispetto ad altri. Due persone su tre riescono a praticare/seguire tutte le attività che desiderano.
Lavoro e pensione
Fra la popolazione 60-80 anni, circa una persone su cinque (19.1%) ha dichiarato di non essere ancora in pensione, mentre il 31% degli intervistati ha optato per il pensionamento anticipato. Fra i motivi principali che hanno portato le persone (uomini e donne) ad anticipare l’età della pensione vi sono: dedicare più tempo alle proprie attività, stress del mondo del lavoro, stare più vicino alla famiglia e malattia/infortunio. Alcuni hanno inoltre anticipato la pensione a causa di dinamiche del mercato del lavoro.
Alloggio
I dati evidenziano che il 44.8% ha dichiarato di vivere in una casa di proprietà, il 13.6% in un appartamento di proprietà. In totale la quota di proprietari è del 58.4% circa. In generale la percezione è che la dimensione del proprio alloggio sia adeguata alle proprie esigenze. Infatti il 96.5% ha dichiarato di trovarsi bene nella propria abitazione.
Comunicazione
Il 95% dei partecipanti possiede la televisione, il 78% la radio, circa il 60% un PC, il 39% un tablet e il 98% uno smartphone o un telefonino. Viviamo in un’era dove i giovani anziani sono molto tecnologici: l’86% ha dichiarato di non essere interessato a corsi di formazione o di non averne bisogno. I tre quarti guardano la televisione regolarmente: in questo senso più aumenta l’età più aumentano le ore di televisione. Per contro la carta stampata è sempre meno usata: i giornali sono letti da circa il 50% dei rispondenti.
Mobilità
Circa l’85% degli interpellati dispone ancora di una licenza di condurre l’automobile. Solo poco meno dell’11% non l’ha mai avuta (si tratta soprattutto di donne), mentre il 5% ha deciso di riconsegnare la licenza di guida. Per quanto riguarda l’uso nei mezzi pubblici, il 16% degli intervistati li utilizza almeno una volta a settimana.
Preoccupazioni
Le maggiori preoccupazioni a livello personale sono i premi della cassa malati, la salute e la paura di malattia; il 27% ha però dichiarato che non ha particolari timori. Per quanto riguarda la società, le maggiori preoccupazioni sono il clima, la violenza e la sicurezza.
Sviluppi futuri
I dati finali del sondaggio saranno presentati nel corso di una conferenza stampa nei prossimi mesi. Le risultanze saranno valorizzate nell’ambito della pianificazione 2020-30 per quanto concerne il settore degli anziani e delle cure a domicilio.