Marito e moglie sono stati riconosciuti colpevoli di assassinio. L'avvocato della donna ha già annunciato il ricorso in Appello
MONTE CARASSO – 16 anni di prigione a lui, carcere a vita per lei per essere stati riconosciuti colpevoli di assassinio. È la sentenza pronunciata oggi pomeriggio dalla Corte delle Assise criminali, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, per il "delitto di Monte Carasso", avvenuto il 19 luglio del 2016.
Lui, un 50enne, ha ucciso la ex moglie con un piano escogitato insieme alla nuova compagna, una 39enne russa, facendo inizialmente credere che si trattò di suicidio. Versione alla quale gli inquirenti hanno creduto fino a quando – due anni più tardi – l'uomo ha confessato di aver ucciso la moglie per non versarle il contributo degli alimenti.
La procuratrice pubblica Chiara Borelli aveva chiesto inizialmente il carcere a vita per la 39enne russa e 14 anni per l'autore materiale del delitto. L'avvocato difensore della donna, Yasar Ravi, aveva chiesto l'assoluzione della donna ed ha già annunciato che ricorrerà in Appello.