"Stiamo lavorando con il Dipartimento delle Istituzioni, la Sezione della circolazione e la Società Svizzera di Medicina legale per trovare soluzioni che portino chiarezza e trasparenza sulla situazione", scrive in una nota
BELLINZONA – La questione del medico del traffico non viene ignorata dalle istituzioni, anzi, l’Ordine dei Medici del Cantone Ticino (OMCT) "sta lavorando di concerto con il Dipartimento delle Istituzioni, la Sezione della circolazione e la Società Svizzera di Medicina legale per trovare soluzioni che portino chiarezza e trasparenza sulla situazione del Medico del traffico".
E "verranno ufficializzate dalle istituzioni competenti delle proposte volte a correggere l’attuale situazione".
Per quanto concerne l’ultimo caso sollevato da Rossi, quello della cartella distrutta di un paziente di cui Mariangela De Cesare non voleva più occuparsi, la nota ribadisce come la cartella sia di proprietà della persona curata, vada conservata per almeno 10 anni e debba essere consegnata in caso di richiesta. Per questo, il cliente citato da Rossi "può presentare istanza scritta alla Commissione Deontologica dell’Ordine dei Medici del Cantone Ticino, che istituirà un’inchiesta puntuale sul suo caso".