Iniziativa cantonale del PPD: "I genitori di figli adottati potrebbero trovarsi nella spiacevole situazione di veder compromesso il proprio posto di lavoro senza alcuna protezione"
BELLINZONA – In questi giorni si parla parecchio di chi viene licenziata dopo la gravidanza, o anche durante. Il PPD ha infatti presentato la richiesta di estendere il periodo in cui una donna non può perdere il posto di lavoro al rientro da una maternità. Lo stesso partito adesso si china su un altro tema legato al diventare madre, ovvero l’adozione.
La protezione delle neo mamme, di 16 settimane, che Fonio, Dadò e Agustoni che firmano questa iniziativa cantonale non ritengono sufficiente, non è “garantita anche ai genitori di figli adottati che potrebbero quindi ritrovarsi nella spiacevole situazione di veder compromesso il proprio posto di lavoro senza protezione alcuna. È importante specificare che il Gran Consiglio Ticinese il 23 settembre 2014 ha deciso di valorizzare e riconoscere il ruolo delle famiglie adottive, approvando un’iniziativa parlamentare generica di Michela Delcò Petralli e co-firmatari che chiedeva l’introduzione di un congedo d’adozione”, perché andava abolita la disparità di trattamento fra madre biologica e adottiva.
“Il numero di adozioni nel nostro Cantone è diminuito del 70 % nel decennio tra il 2006 e il 2016: nel 2010 erano 34 i bimbi adottati, solo 14 nel 2015. Secondo Sabina Beffa , capo dell’Ufficio dell’aiuto e della protezione, “la questione non sta tanto nell’interesse all’adozione internazionale, quanto nelle difficoltà legate a questo percorso”, proseguono i tre. “Tra queste difficoltà vi sono evidentemente anche quelle legate alle conseguenze lavorative della scelta di adottare un bambino. Le medesime difficoltà di cui sono vittime le neo mamme possono coinvolgere anche le mamme adottive. Rispetto alle mamme biologiche non si possiedono dati certi sul numero di licenziamento post adozione ma indipendentemente da questo, i sottoscritti deputati, ritengono necessario che le famiglie con figli adottivi possano godere degli stessi diritti delle famiglie con figli biologici”.
A livello federale, precisano, la politica “non ha dimostrato la stessa sensibilità di quella cantonale in merito al sostegno dei genitori adottivi”.
“Chiediamo pertanto con la presente iniziativa cantonale che venga parificato il periodo di protezione contro la disdetta parificando i diritti delle madri biologiche con quelli delle madri adottive”, è la loro richiesta.