L'Associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana: "Situazione vergognosa". La candidata PLR al Nazionale: "Qualcuno pensa ancora che si possa solo sognare e sperare?"
LUGANO – L'Associazione dei passggeri aerei della Svizzera italiana (ASPASI) prende posizione senza troppi mezzi termini sulla decisione di Swiss di abbandonare Lugano e rinunciare alla tratta Lugano-Zurigo. Secondo l'associazione, la decisione della compagnia nazionale "riflette una grave mancanza di attenzione nei confronti della Svizzera italiana e dei suoi passeggeri".
"ASPASI – si legge nel comunicato – è costernata e arrabbiata a seguito dell'annuncio da parte di Swiss a voler rinunciare alla tratta Lugano-Zurigo. L'Associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana, che da oltre 30 anni difende gli interessi dei passeggeri dello scalo luganese e di quindi lo scalo medesimo, non si capacità della decisione annunciata ieri dai vertici di Swiss". Una mossa – la definiscono – "che mostra una chiara disattenzione verso le regioni periferiche da parte della compagnia e che pesa anche sul traffico passeggeri, che così facendo si sposta dalla Svizzera all'Italia".
"ASPASI deplora tale decisione e la ritiene un'inaccettabile mancanza di rispetto verso lo scalo di Lugano e del Ticino. ASPASI si appella ora alla direzione dell' aeroporto luganese, cui è ora dato campo libero, e la invita a trovare soluzioni concrete che costituiscano un'alternativa valida ad una situazione ormai vergognosa".
"Fine delle illusioni. Il brusco risveglio". Si intitola così il post Facebook in cui la candidata PLR al Consiglio Nazionale Karin Valenzano Rossi esprime tutta la sua rabbia e preoccupazione all'indomani della decisione di Swiss di non volare più su Lugano. "Tristezza – scrive –, amarezza e anche una punta di rabbia nel vedere avverarsi quello che era prevedibile succedesse senza che chi di dovere abbia fatto quanto necessario per avere pronto un piano B".
E ancora: "Invece, i responsabili si sono ostinati a sperare in scenari irrealizzabili a fronte di chiari segnali di segno opposto, illudendo soprattutto chi di questo scalo vive, come i lavoratori a cui va un sostegno collettivo. Ora speriamo che il Cda, LASA e il Municipio sappiano almeno reagire in fretta per trovare subito con i privati un accordo per il mantenimento almeno dell'aviazione generale. O qualcuno pensa ancora che si possa solo sognare e sperare?".