C'è stato un incontro tra i vertici della LASA e il misterioso imprenditore vicino a Giovanna Masoni. Mister X chiede una drastica riduzione del personale
LUGANO - “C’è un fuoriclasse dell’economia privata pronto a salvare l’aeroporto di Lugano”. Lo aveva annunciato negli scorsi giorni Giovanna Masoni. E lunedì, come riferisce il Corriere del Ticino, c’è stato l’incontro tra questo imprenditore, che per ora vuole restare anonimo, e i vertici della LASA rappresentati dal sindaco di Lugano Marco Borradori, dal consigliere di Stato Claudio Zali e dal direttore di Lugano Airport Maurizio Merlo. Presente al vertice, che si è svolto in una villa fuori città, anche l’ex vicesindaco di Lugano.
Mister X, secondo quanto riferisce il quotidiano, ha confermato la volontà di rilanciare lo scalo insieme ad alcuni privati, ma ha posto tre condizioni: che il controllo della struttura passi in mani private, che prima siano azzerate le perdite di Lugano Airport e che l’ente pubblico tagli gran parte dei posti di lavoro, dato che l’idea di base è quella di concentrarsi sull’aviazione generale, senza voli di linea.
Le condizioni poste dal “fuoriclasse”, naturalmente, cozzano un po’ con la strategia portata sin qui avanti dai vertici di LASA. In particolare per quanto attiene il salvataggio dei posti di lavoro. Non solo: sappiamo che il Cantone ha vincolato il proprio intervento al fatto che ad Agno continuino ad esserci voli di linea, altrimenti cadrebbe l’interesse pubblico al finanziamento. Ma su quest’ultimo punto, mister x, si è detto pronto a valutare un collegando Lugano- Ginevra con aerei da una decina di posti: una via di mezzo fra un volo di linea e un aerotaxi.
Ora toccherà alla Città e al Cantone fare le proprie valutazioni sulla proposta ricevuta. Il tempo stringe e, come in tutte le trattative di questo tipo, va fatta una scelta di campo difficile: prendere o lasciare? Accontentarsi o rilanciare?