Il Consiglio di Stato risponde a un'interrogazione di Fabio Badasci: "Qualche lamentela è arrivata". I dipendenti: "Provvedimento esagerato e ridicolo"
BELLINZONA – La Sezione delle risorse umane ha ricevuto delle lamentele circa le pause sigaretta dei funzionari dell'Amministrazione cantonale all’esterno degli stabili amministrativi. Lo ha confermato il Consiglio di Stato rispondendo a un’interrogazione dello scorso luglio del deputato leghista Fabio Badasci (vedi articoli suggeriti).
Badasci punta il dito contro le pause extra che i fumatori godono al cospetto dei non fumatori. “Questa, oltre che un’importante perdita di produttività, è una gran bella disparità nei confronti della stragrande maggioranza dei funzionari che non fumano”.
Rispondendo alla domanda sull’eventuale introduzione di una timbratura apposita per i dipendenti che escono a fumare, il Governo spiega che “la Sezione delle risorse umane valuterà la possibilità di inserire nella direttiva concernente i tempi di lavoro un nuovo codice di assenza destinato a coloro che oltre alle tradizionali due pause giornaliere intendono aggiungere altre pause per fumare”.
Il Cdt ha interpellato alcuni funzionari fumatori che definiscono “esagerato e ridicolo” il provvedimento. “Non è così che si disincentiva il fumo, mi dispiace”, è il commento di un’altra funzionaria. Ma c’è anche chi ha accolto favorevolmente la risposta del Governo. “Ben vengano – dice una dipendente dello Stato al quotidiano – queste direttive. Non è possibile che passano più tempo a fumare che in ufficio”.