I consigli del patron dell'Atenaeo del Vino di Mendrisio: "A Natale si va sul sicuro con ostriche, scampi, linguine allo scoglio, astice o aragosta". Ecco i menù 'preferiti'
MENDRISIO – Cosa mangiamo alla Vigilia di Natale? E il giorno di Natale? E al cenone di San Silvestro? Se siete tormentati dalle domande riguardo ai menù per le feste, non preoccupatevi. Siete in buona compagnia. A una settimana dal Natale tante famiglie ticinesi non sanno ancora cosa mettere in tavola. Pesce sì, ma quale? E come contorno? Domande legittime alle quali proviamo a rispondere con i consigli di Mirko Rainer, patron dell’Atenaeo del Vino di Mendrisio.
"Per la cena della vigilia di Natale – dice a Liberatv – opterei per una cena a base di pesce e crostacei a cui abbinare un bel vino bianco ticinese o, vista la festività, un buon Champagne. Consigli? Si va sul sicuro con ostriche, scampi, linguine allo scoglio, astice o aragosta”. Per il pranzo di Natale, Rainer non ha dubbi: “Partirei con un antipasto di insalata russa con maionese fatta in casa con le uova Pelli di Gallina”.
"Come primo, invece, consiglio dei cappelletti in brodo di gallina ripieni con carne fresca di vitello. Il tutto con l’aggiunta di un goccino di porto. Prelibatezza assicurata. Come secondo – continua – il cappone glassato ripieno di castagne e mele. Un altro piatto che mi sento di consigliare è l’anatra all’arancia con purea di patate. Uno storico piatto forte dal gusto unico. Come vino d’accompagnamento direi un rosso ticinese. Personalmente, ho acquistato una Jéroboam da tre litri di Sassi Grossi e per l’aperitivo ho scelto uno spumante di carattere: il Sottosopra. Per dessert? Consiglio il panettone di Carlo Cracco”.
E ancora: “Per Santo Stefano è meglio andarci leggeri dopo le abbuffate dei giorni precedenti”. Digiunare? Macché, meglio “dei pasti a base di pesce con verdure cotte a vapore”.
Come finire al meglio l’anno? “Per la cena di San Silvestro – dice Rainer – non c’è niente di meglio di una chinoise con brindisi a mezzanotte con una sciabolata di Champagne e un cotechino nostrano. Alternative? Un pesce spada come piatto forte abbinato a un vino bianco minerale o a un merlot delicatamente affinato nel legno”
La regola prima per le feste di Natale e fine anno per Mirko Rainer resta, però, sempre la stessa: “Se la compagnia è buona, tutto il resto, anche il cibo, passa in secondo piano”.