CRONACA
"Grazie al favonio arriveremo a 17-18 gradi. Il vento da tempesta cesserà entro domani"
Luca Nisi di MeteoSvizzera spiega il perchè delle temperature insolitamente alte e getta uno sguardo più in là: "Se ora abbiamo 4-5 gradi sopra la media e la tendenza continuerà, potremo avere un'estate caratterizzata da canicola"

LOCARNO – Buone notizie per chi con questo vento soffre di mal di testa, emicrania, nervosismo: non durerà ancora molto. Ma attenzione a rallegrarsi, perché visto l’andazzo, potremmo andare incontro a un’estate più che bollente…

Le temperature alte registrate in questi giorni sono causate dal favonio? I venti da tempesta cesseranno presto? Ne abbiamo parlato con Luca Nisi d SS, che ci ha illustrato la situazione attuale nel Cantone: “Dopo l’arrivo di un secondo fronte freddo legato alla tempesta Sabine menzionata più volte, che ha causato venti tempestosi a Nord delle Alpi (in montagna si sono superati i 200 chilometri orari!), a Sud si è creata una situazione favonica dove le velocità del vento sono comunque nettamente inferiori rispetto a quanto registrato a Nord. Sono in ogni caso abbastanza importanti, MeteoSvizzera ha emesso un’allerta di grado 2 e le raffiche in pianura hanno superato i 70-90 chilometri all’ora e in montagna i 100 chilometri all’ora. Il vento andrà a attenuarsi solo nel corso della giornata di oggi, avremo delle raffiche forti ancora oggi, poi in pianura durante la notte si attenuerà. Domani avremo solo un po’ di vento moderato in montagna”.

“Le temperature localmente arriveranno oggi a toccare i 17-18 gradi”, spiega. “È tutto dovuto al favonio. Anche se a Nord delle Alpi arriva aria di origine polare, essa con l’effetto favonico viene riscaldata sul pendio sudalpino alzando le temperature. Abbiamo superato già i 15 gradi in alcune località”.

Ma non è un fenomeno così raro. “Quest’anno siamo stati interessati da più situazioni favoniche. Il fanvonio fa parte del periodo invernale. Non tutti i giorni dobbiamo attenderci certe temperature, ma in una giornata favonica in gennaio o febbraio possiamo superare i 15 gradi, il record si aggira addirittura attorno ai 24 gradi. L’evoluzione mostra che resteremo al margine di un anticiclone, per esempio la prossima settimana avremo delle correnti da ovest e bisognerà vedere se i venti saranno così forti, anche se dovrebbero interessare soprattutto il Nord delle Alpi. Le temperature saranno costantemente sopra la media, sia in pianura che in montagna, dove l’isoterma degli zero gradi sarà oltre i 3'000 metri”. 

Nisi non sa ancora dirci che ripercussioni avrà tutto ciò sull’estate, un sospetto però c’è. “Le ultime stagioni estive sono state piuttosto bollenti. Se d’inverno abbiamo 4-5 gradi sopra la media, anche di più, e lo scarto continuasse anche nei prossimi mesi, ci ritroveremo subito con la canicola”.

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