CRONACA
"So che danneggerò l'economia ticinese ma non ho alternative". Parla chi chiamerà i padroncini
Una 46enne madre di due figli, disoccupata, ammette di non potersi permettere gli artigiani svizzeri per sistemare casa: "Costano troppo, noi abbiamo un budget limitato"

ARZO – Il tema della spesa in Italia è all’ordine del giorno. Non da oggi, certamente, ma la chiusura delle frontiere causa Coronavirus, l’apertura parziale con l’Italia che escludeva la possibilità del turismo per acquisti lo ha reso ancor di più un focus.

In molti ticinesi hanno manifestato la volontà di tornare oltre Confine a fare acquisti per una questione economica, esortati da politici e commercianti ad aiutare il più possibile il commercio locale.

Oltre alla possibilità di andare a fare fisicamente la spesa dall’altra parte della frontiera, dal 15 potranno rientrare in Ticino ditte italiane, i cosiddetti padroncini, preoccupando gli artigiani locali.

Tio.ch ha intervistato una signora di Arzo, che ha rilasciato dichiarazioni che faranno discutere. Lei infatti è decisa a chiamare qualcuno dall’Italia per sistemare casa. Non mi farò problemi a farlo In famiglia abbiamo un budget limitato. E gli artigiani italiani costano meno”, spiega.
Ha due figli, lei non trova lavoro da tempo, i soldi sono quelli che sono. E per lei è una scelta obbligata. Nemmeno troppo a cuor leggere, a dire il vero. “Sono consapevole di danneggiare la nostra economia. Ma non ho alternativa”, spiega.

Parole in cui molti purtroppo si ritroveranno. Lo sanno anche gli artigiani ticinesi, che chiedono aiuto allo Stato. Si ritengono troppo tassati per poter mantenere dei costi concorrenziali con i padroncini. E il Covid potrebbe aver peggiorato le cose, data la crisi economica.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CORONAVIRUS

"Dopo il Covid si tornerà all'invasione dei padroncini nell'economia ticinese?"

CORONAVIRUS

La spesa in Italia negata agli svizzeri: "Dobbiamo capire perchè, speriamo cambino idea. Ma è una protezione alla loro economia"

SECONDO ME

Wicht: "Spesa in Italia? Nessuno si deve sentire in colpa per le proprie scelte"

CORONAVIRUS

Tutti uniti per un Ticino più forte: ecco la campagna di rilancio dell'economia ticinese

CORONAVIRUS

Coronavirus in Ticino, il Prof Moccetti: "Ecco perchè aprire prima di maggio è pericoloso per la salute e per l'economia. Servono mascherine per tutti"

CORONAVIRUS

Franco Denti suona l'allarme rosso: "Pericolosissimo aprire prima del ponte del Primo maggio. Rischiamo di passare tutta l'estate chiusi in casa"

In Vetrina

LETTURE

Francesco Lepori: “Mafiadigitale.ch”

18 FEBBRAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Torna l’ATP Challenger Città di Lugano. Ars Medica Centro dello Sport è ancora Medical Partner

18 FEBBRAIO 2025
LETTURE

Martistella Polli: “Destinazione Amore”

11 FEBBRAIO 2025
ENERGIA

AIL, Tijana Catenazzi direttrice dell’area Persone e Futuro

07 FEBBRAIO 2025
LETTURE

François Hainard: “Il vento e il silenzio”. Romeo e Giulietta nella Brévine

04 FEBBRAIO 2025
OLTRE L'ECONOMIA

"L'impegno dell'economia per la società"

31 GENNAIO 2025
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

La lettera di Quadri e Verda Chiocchetti: "Colpevoli di femminilità"

19 FEBBRAIO 2025
POLITICA E POTERE

I "no" di Zali, i radar di Gobbi e l'UDC. Tre domande a Daniele Piccaluga

15 FEBBRAIO 2025
SECONDO ME

Marchesi: "Trump smaschera l'illusione occidentale: la Svizzera paga il prezzo di scelte miopi"

17 FEBBRAIO 2025