CRONACA
Sgombero dell'ex Macello, il PS: "Sì alla mediazione cantonale, no all’escalation dello scontro"
Il PS: "Il preavviso di 20 giorni è una provocazione. Intervenga il Consiglio di Stato, come firmatario della convenzione"

LUGANO – "Il Partito socialista di Lugano e il Partito socialista cantonale deplorano vivamente la decisione del Municipio di Lugano di dare la disdetta della convenzione del 2002 relativa all’utilizzazione di parte dell’ex Macello di Lugano da parte dell’autogestione, convenzione che è stata firmata da Consiglio di Stato, Comune di Lugano e Centro Sociale Autogestito il Molino - CSOA (rappresentato allora dall’Associazione ALBA)". Inizia così il comunicato stampa con cui il PS si esprime in merito alla decisione del Municipio di disdire la convenzione firmata diciannove anni fa.

"Il preavviso di 20 giorni – continua la nota – per lasciare l’immobile è una provocazione, anche se ovviamente la decisione del Municipio di Lugano potrà essere impugnata da un ricorso, che avrà anche qualche possibilità di riuscita, visto che la Città ha necessità di tornare in possesso dell’immobile dato in utilizzo al Centro Sociale Autogestito solamente e al più presto tra 2 anni (inizio dei lavori presumibile per la riattazione e la trasformazione dell’ex Macello nel 2023-2024). La decisione odierna del Municipio di Lugano aumenta l’escalation dello scontro tra Lega e CSOA: ad essere la vittima di questo scontro è innanzi tutto la collettività, che ne uscirà destabilizzata. La decisione va inoltre a colpire specificatamente centinaia e centinaia di giovani e di persone, che hanno frequentato e frequenteranno le attività culturali e sociali dell’autogestione all’ex Macello, senza aver nulla a che vedere con gli episodi di violenza prodottisi in Piazza Molino Nuovo in ottobre e alla Stazione negli scorsi giorni: violenze dalle quali ovviamente ci distanziamo e sulle quali ovviamente la Magistratura sarà chiamata a prendere le sue decisioni dopo l’accertamento dei fatti".

Il Partito socialista di Lugano e il Partito socialista cantonale invitano "infine il Consiglio di Stato, come firmatario della convenzione, a dar prova di dinamismo nella vertenza e a designare al più presto una mediatrice o mediatore autorevole per condurre le parti in litigio a più miti consigli e per avviare un dialogo nell’interesse della collettività luganese e ticinese"..

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