Ieri aveva interpellato il Consiglio di Stato, oggi aggiunge altre domande al Municipio luganese in merito all'ipotesi di uno sgombero degli autogestiti, tema tornato caldo dopo i fatti dell'8 marzo
LUGANO - Raoul Ghisletta torna alla carica, questa volta come consigliere comunale di Lugano, sul tema del Molino. Un argomento in cui è coinvolto, avendo preparato uno dei due rapporti (ma l'idea sarebbe quella di arrivare a uno unico) in seno alla Commissione sanità e sicurezza sociale del Gran Consiglio.
Ieri aveva interpellato il Consiglio di Stato, vedi le sue domande, e ora ne aggiunge altre per il Municipio di Lugano.
Eccole:
"Ribadito che si condanna ogni atto di violenza avvenuto il 30.10.2020 e in data 8.3.2021, chiedo con la presente interpellanza al lodevole Municipio di Lugano:
1) il Municipio di Lugano ha fatto fare un parere giuridico dei suoi servizi sulla legalità dell’ipotesi dello sgombero dell’ex Macello, che tiene banco in questi giorni per la seconda volta (la prima volta avvenne prima di Natale)?
2) Il Municipio di Lugano ha chiesto un parere al Consiglio di Stato in merito all’ipotesi di sgombero dell’ex Macello?
3) Alla luce della Convenzione del 2002 e dell’art. 13 Regolamento comunale beni amministrativi - RBA il Municipio di Lugano può legalmente revocare la Convenzione con effetto immediato e procedere allo sgombero dell’ex Macello per i fatti accaduti il 30 ottobre in Piazza Molino Nuovo e per le strade di Lugano, rispettivamente in data 8 marzo 2021 alla Stazione FFS Lugano?
4) La polizia comunale di Lugano ha legalmente il diritto di eseguire lo sgombero dall’ex Macello, se questo le fosse ordinato dalla maggioranza del Municipio di Lugano?
5) Questo ordine municipale di sgombero dell’ex Macello quale forma giuridica dovrebbe avere e quali sarebbero i mezzi di ricorso?"