LUGANO - "Nell’interesse dei soci". Con questa motivazione il Club Pattinaggio Lugano ha deciso di reintegrare l’istruttrice finita nella bufera nelle scorse settimane. Il Comitato del Club ha fatto sapere ai genitori delle allieve e degli allievi che da oggi l’istruttrice riprenderà le lezioni sul ghiaccio, dalle quali era stata sospesa. Aggiungendo che martedì prossimo, 6 marzo, si terrà una serata informativa sul caso.

La vicenda era stata portata alla luce il 9 febbraio da liberatv (LEGGI QUI). Due giovanissime pattinatrici si sono viste costrette nei mesi scorsi a lasciare il Club a causa di comportamenti vessatori da parte di un allenatore e, soprattutto, dell’istruttrice in questione. Le famiglie si sono rivolte alla Federazione svizzera di pattinaggio, che ha sottoposto il caso al Tribunale arbitrale, il quale ha giudicato gravi i fatti, chiedendo al club di (almeno) richiamare ufficialmente la donna. Nella decisione del Tribunale arbitrale, si parla di un continuo e quotidiano utilizzo di “parole e comportamenti offensivi e umilianti” durante gli allenamenti. Dopo che il caso è diventato di dominio pubblico si sono moltiplicate le testimonianze a conferma delle vessazioni subite in pista da alcune giovani allieve.

Da parte sua, il Municipio di Lugano, in rappresentanza della Città, proprietaria della pista, ha chiesto al Club un rapporto dettagliato sull’accaduto, che avrebbe dovuto essere consegnato entro fine febbraio. Non sappiamo, al momento, se il Club abbia dato seguito alla richiesta.

Nella circolare inviata ai genitori, il Comitato fa sapere di aver svolto gli accertamenti e le verifiche del caso, decidendo alla fine di inserire nuovamente la donna nella griglia di insegnamento.